6.5.10

Matematica carceraria

Se la matematica non è un'opinione 19 è minore di 67. Se poi 19 e 67 sono valori relativi a reati commessi, 19 è meglio di 67. Questi due numeri esprimono il valore percentuale di recidività dei condannati che usufruiscono, oppure no, di pene detentive alternative al carcere: tra chi gode di pene alternative torna a delinquere il 19%, il 67% tra chi sconta interamente la pena in carcere. Difficile quindi trovare la logica di tesi del tipo "più carcere ugale più sicurezza" sostenute da arcigni paladini della sicurezza che su questo tema hanno costruito fortune politiche e giornalistiche. Da costoro invece ci sarebbe da attendersi uno sforzo per aumentare in modo esponenziale il ricorso all'uso delle pene alternative dal momento che i dati dimostrano come la formula corretta è "più carcere uguale meno sicurezza".
In realtà questo non avviene perchè a conti fatti risulta molto più redditizio stimolare rabbia e paura  alle quali rispondere promettendo più carceri e l'incremento delle pene, raccontando di essere inflessibili contro il crimine anche se in concreto l'unico risultato che si ottiene è quello di rimpiere oltre ogni tollerabilità le carceri trasformandole così in luoghi indegni di un paese civile. Si basano su questa logica anche le affermazioni di chi in questi giorni si è dichiarato contrario alla proposta di ricorrere all'alternativa degli arresti domiciliari per quanti hanno una pena residua inferiore a 12 mesi, logica errata che genera risultati errati. Anzi disastrosi.
Naturalmente se la matematica non è un'opinione.

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