30.1.12

Magnagatti

Mangiati in Italia ogni anno oltre 6mila gatti. Vicentini, replicate sdegnati!
Scusate avete ragione, non si parla con la bocca piena.

28.1.12

E adesso?

Ritrovarsi a pensare ad un'amica, un'amica di quando eri bambino, un'amica alla quale volevi un bene dell'anima  ma che hai completamente perso di vista. Un pensare così forte che ti lascia addosso una voglia enorme di rivederla, di trovarla, ma non sai nulla di lei e non hai la più pallida idea di dove andare a cercarla. Allora può accadere che la forza della mente voglia darti una mano, che il fato decida di dimostrare la sua esistenza, o più semplicemente che accada una coincidenza alla quale vuoi dare un'aura magica,  e che dopo qualche giorno la incroci per strada. Basta una frazione di secondo perchè i due bambini di una volta si riconoscano come se si fossero appena salutati, come se solo pochi minuti fa tu fossi risalito in sella alla bici dicendole: "ciao, ci vediamo domani". Vorresti fermarti a parlare con lei per ore, raccontarti e farti raccontare e cominci anche, ma come da bambini arrivava velocissimo il tempo di tornare a casa,  adesso un impegno di quelli che stringe e costringe gli adulti ci porta via senza lasciare neanche il tempo di chiederle il numero di telefono... Il solito imbranato di allora! E adesso come faccio che ho un sacco di cose da chiederti, Susanna?

27.1.12

Giornata della memoria

Che la memoria non duri una giornata.

22.1.12

Squallidi

Fosse passione per il macabro, voglia di truci visioni, malata speranza di vedere un cadavere, potrei forse capire. Ma quelli che vanno in gita domenicale all'Isola Del Giglio per farsi fotografare sorridenti con alle spalle quella nave che è ancora una bara, sono solo l'espressione di una squallida miseria umana, della grettezza di chi considera tutto uno spettacolo, compreso la morte. Provo per loro un disgusto profondo. Anzi no, non meritano neanche questo.

19.1.12

Continua ricerca di eroi

La cronaca di questi giorni anzi di questi anni sta li a dimostrarcelo, siamo un paese costantemente alla ricerca dell'eroe, dell'uomo solo al comando, verrebbe da dire alla ricercra di una figura epica alla quale aggrapparci, dalla quale farci tirare fuori da guai delegandole tutto, ogni decisione, affinchè noi si possa restare in disparte tranquilli a guardare e commentare. Sarebbe il caso invece che si cominciasse ad accettare la realtà che ciò che serve non sono eroi o superuomini, ma persone normali, persone in grado di fare quotidianamente il proprio lavoro con serietà e competenza. Persone che "banalmente" sappiano assumersi fino in fondo le proprie responsabiltà, grandi o piccole che siano, senza cercare sempre negli altri la colpa dell'insuccesso.
Scriveva Brecht "Sfortunato quel popolo che ha bisogno di eroi", ed è dannatamente vero perchè se gli eroi non arrivano si affonda.

17.1.12

Vai avanti tu

Farmacie no, taxi no, avvocati no, distributori no, edicole no, notai no, architetti no, giornalisti no...
Le tanto volute, viene da chiedersi da chi, liberalizzazioni sembrano assolutamente impossibili in questo paese, la concorrenza tutti la invocano ma nessuno la vuole attuare o meglio, ognuno pretende si cominci da un'altra parte, che non riguardi il proprio settore. Sembra che in una situazione di difficoltà il rimboccarsi le maniche per fare la fatica di fronteggiare l'emergenza e mantenere a galla la nave tutti lo deleghino agli altri. Tutti un po' "comandante" Schettino.

13.1.12

Facile

C'è in giro una gran voglia di forca, di mandare gente in galera. Poco importa se non si hanno elementi di giudizio, se poco o nulla realmente si conosce, tutti si sentono comunque in grado ed in dovere di giudicare supportati da una convinzione inattaccabile. Il clima è da assalto ai forni dove basta dire che tizio ha rubato perchè tutti ne siano certi, e se qualcuno dubita diventa a sua volta un cliente per la forca. Senza esitazione si pronuncia il verdetto: Colpevole! In galera!  Nessun dubbio o esitazione, non un'ombra di tremore ai polsi, che pure dovrebbe esserci prima di pronunciar sentenza. Del resto si sa, dopo basta cambiare canale o pagina web. Facile. Troppo facile, pericolosamente facile.

10.1.12

Pezzetti di cuore

Se siamo fortunati nella nostra vita riusciamo a regalare pezzi, piccoli pezzi, del nostro cuore, sono regali fatti con spontaneità e senza quasi accorgersene a grandi amici o grandi amori che la vita mette lungo il nostro cammino. Questi poi magari si allontanano per  prendere strade diverse dalla tua, però i pezzi di cuore non li vuoi indietro perchè donarli è stato così naturale che non avresti potuto fare a meno di farlo, senti che aver donato ha fatto crescere anche te, e poi sai, o speri, che la vita della persona che lo ha dentro di se sarà guidata un po' anche dal tuo pezzetto di cuore.
Può accadere poi che un giorno, magari dopo molto tempo, qualcuno di questi pezzi senta il bisogno di tornare a trovarti, risentire da vicino il tuo cuore, e questa oltre che una fortuna è una vera gioia.