21.9.15

Mercoledì c'ho da fare

Non cercatemi mercoledì 23, sono impegnato con la burocrazia. Sapete la solita burocrazia fatta di scartoffie da firmare, quella a cui dobbiamo sottostare e di cui spesso non capiamo la necessità. Montagne di formalità che un paese civile dovrebbe aver superato da tempo. Comunque non posso fare diversamente, la burocrazia, con i cittadini normali, non accetta variazioni e pertanto mercoledì, accompagnato da altre persone, devo andare in Comune, presentarmi dall'immancabile funzionario incaricato, il quale, dopo aver letto qualche articolo di legge e non so che altro, mi farà firmare un foglio di carta. A sentire i ben informati, o chi ha già espletato la pratica, questa trafila burocratica però ha una coda positiva: la firma su quel foglio mi da il diritto ad avere quindici giorni di ferie in più. Beh dai, per un estensione delle ferie posso anche dedicare un po' di tempo a della polverosa burocrazia ;-)

11.9.15

Cittadini del mondo

 
“E' venuto al mondo”. Lo so dice quando nasce un bambino a significare il suo ingresso, il suo divenire parte del mondo, del mondo tutto. Lo si dice magari in maniera inconsapevole ma rappresenta il fondamentale stato della nuova persona, quello cioè di cittadino del mondo. Questo accomuna tutti, indipendentemente da quale porzione di mondo vedono gli occhi al loro primo aprirsi. Se allora siamo un tutt'uno con il mondo e con il suo stesso essere, è incontestabile il diritto di muoversi su di esso, di esplorarlo per scegliere su quale parte sostare per sviluppare le proprie aspirazioni di essere umano. Compito ineludibile degli Stati, strutture create da convenzioni, quello di adoperarsi per creare al proprio interno forme organizzative in grado di consentire che gli spostamenti di “parti del mondo” avvengano liberamente. Siamo tutti, per tutta la vita, cittadini del mondo, solo per una serie di eventi siamo residenti in una parte di esso.