29.12.10

Graffi

A volte ci si sente come Edward mani di forbici che non abbraccia per la paura di ferire. Piuttosto che rischiare di far male preferisci trattenerti, restare con il tuo desiderio mal celato, con le braccia un po' aperte senza riuscire a far capire perché non fai qualcosa, dando l'impressione di essere uno senza la capacità e la forza di agire. Ma tu non puoi correre quel rischio, preferisci apparire freddo, calcolatore, interessato solo a te stesso che rischiare di ferire per un attimo di distrazione, non te lo perdoneresti. Meglio far male solo a se stessi che graffiare le spalle altrui.
Allora resti lì, non si sa per quanto tempo, bloccato, con la differenza che Edward almeno era bravo con le siepi e tu invece sei uno che riesce a far morire perfino le piante grasse.

27.12.10

Cammino

Errando vago.

25.12.10

Tornar picinin


Un aperitivo e quattro chiacchiere come si fa tra adulti, all'improvviso appoggi il bicchiere e torni bambino: espressione stupita, guance rosse, leggero imbarazzo, ma soprattutto un brivido di gioia lungo la schiena. Beh, che dire: figo!

23.12.10

Come Monsignore?

Il Patriarca di Venezia Angelo Scola incontra i detenuti e li invita a lottare contro l'ozio, a non dedicarsi solo alla televisione, a lavorare otto ore al giorno come i parenti e amici che stanno fuori, ad imparare l'italiano se stranieri.
Sì, ottimo Monsignore, magari però potrebbe suggerire anche come fare tutto ciò in un carcere che contiene quasi il doppio dei detenuti previsti, dove proprio il sovraffollamento, la carenza di agenti di custodia ed educatori impediscono di creare opportunità per lavorare ed istruirsi, dove in cella si vive con il materasso per terra o su letti a castello a quattro piani e ci si lega per non precipitare, dove si fanno i turni per stare in piedi.
Ecco più che spronare i detenuti, che in maggioranza sarebbero ben lieti di lavorare, sarebbe il caso di inviare chiare e forti parole verso chi, pur dovendo e potendo, non fa nulla per evitare che le carceri italiane siano solo delle discariche umane.

21.12.10

7 Aprile

Sembra di essere in un incubo dove torna il passato, quello fatto di follie che pensavi non avresti più visto e neanche sentito evocare. Si invoca un'altro 7 aprile, con folle semplicità si ripropongono le pagine più buie per la democrazia e lo stato diritto. Molti non sanno neanche quale sia l'anno che completa la data  7 aprile, per molti giovani, forse tutti, non significa nulla, non genera ricordi.
Io conosco quel 7 aprile 1979, in me suscita ricordi, tristi ricordi, ricordi di ingiustizia, di gente arrestata a caso. In me il 7 aprile 1979 ricorda cinque anni, cinque mesi, cinque giorni di ingiusta detenzione. A me ricorda  l'amico Emilio Vesce. Facciamo che non torni quella follia.

18.12.10

Luoghi

Certi paesi sono così affascinanti che anche se li conosci poco ti piacerebbe andarci, senti che lì potresti starci bene, hai la sensazione, perchè alle sensazioni devi affidarti, che pur essendo un posto sconosciuto lì potresti perfino viverci. Luoghi lontani per i quali ti chiedi come fare a raggiungerli, arrivi a pensare che forse è la distanza a renderli affascinanti, però più cerchi informazioni, più ti sforzi di passare dalle sensazioni alla conoscenza e più ti convinci che quel posto non è bello perchè lontano, ma semplicente perchè è bello. Allora cominci a pensare come riuscire ad andarci, come superare la distanza e  nonostante il viaggio sia difficile non rinunci a cercare di organizzarlo perchè hai capito che vuoi proprio andarci. Di tutto il tuo ragionare su come organizzarti hai chiaro una sola cosa, che l'unica speranza per raggiungere quel luogo è cominciare a camminare, non è detto che ci arriverai ma almeno non rimpiangerai di non averci provato.

17.12.10

Pericolo laicisti

Per il Papa il fondamentalismo religioso e il laicismo sono facce della stessa medaglia. Infatti la storia dell'umanità è piena di stragi, massacri, torture e roghi fatti in nome della laicità dello stato.

16.12.10

Bassa crescita

Confindustria: "Italia delude, malattia è bassa crescita".

15.12.10

Lo stratega

Veltroni chiede a Bersani di rivedere la strategia del PD per essere protagonisti: ad esempio costruendo alleanze con qualche industriale.

14.12.10

Otto

Otto, un numero che rappresenta un continuo, il disegno di un legame indispensabile all'esistenza stessa del numero. Un legame arioso, fatto tracciando un percorso che prevede la sovrapposizione ma anche l'allontanamento come indispensabile tragitto per rinnovare, confermare la vicinanza e l'interserzione. Un modo per non dare una fine al tratto, per non soffocarlo con un percorso piatto e privo di spazio, dove la lontananza tra i punti e solo spazio fondamentale al mantenimento della forma perfetta del disegno. Bello il disegno di un otto, forse non dovrebbe descrivere solo un numero.

12.12.10

Un regalo

E poi capita che ti arriva un regalo che speravi ma non pensavi ti sarebbe arrivato in quel momento, e allora resti lì come un'ebete, impacciato, non sai come comportanti, cosa dire, sembra quasi che non ti faccia piacere. Riesci solamente a biascicare un minusculo, mal riuscito, orribile grazie. Invece a te quel regalo ha fatto tanto, ma proprio tanto piacere.

10.12.10

Passi sperduti

Non c'è dubbio, camminare per Venezia in un tardo pomeriggio di dicembre ha un fascino particolare. Se poi volutamente ti perdi, il fascino aumenta enormemente. Avendone la possibilità Venezia andrebbe girata così, perdendonsi per calli e campielli solitamente trascurati dall'onda dei visitatori. Per ascoltare il silenzio, provare a mettere in ordine i pensieri, vivere almeno per un po' quel ritmo lento che dovrebbe condurre la nostra vita per riuscire ad assaporare veramente le nostre esperienze.
Allora se scegli di perderti, di vagare senza itinerario pur avendo una meta, puoi vedere una Venezia  veramente magica, da fiaba. Puoi inbatterti in una finestrella un po' appannata da dove intravedi un anziano signore tra mille piccoli attrezzi misteriosi mentre lavora piccoli pezzi di legno con incredibile maestria, oppure passare davanti ad un negozietto con una vetrina piena di sfere e cunei di legno di varie dimensioni e chiederti a cosa mai serviranno. Vedere botteghe in cui si stampa con vecchie presse, si rilegano libri a mano, si fanno cose che quasi non ricordavi esistessero. Puoi camminare, mentre la luce si fa sempre più fioca, per calli completamenti deserte dove mille odori non sempre gradevoli si intrecciano, vedere anziani che mano nella mano si aiutano a fare i gradini dei ponti dandosi forza con un filosofico: "pian, pian, un paseto ala volta".
Non sai dove sei ma non te ne preoccupi, sei rilassato e tranquillo, il silenzio e il buio non ti spaventano tanto sai che Rialto più o meno dovrebbe essere circa di là, sicuramente dopo un ponte e na cae. Continui a camminare immerso nei tuoi pensieri e con il naso per aria a sbirciare tra le finestre per vedere scorci di sontuosi soffitti o bellissimi quadri, passi tra calli sempre più piccole, campielli che non saprai mai ritrovare e all'improvviso da un minuscolo portico  accedi nel sontuoso e deserto salotto buono. La piazza sembra essere tutta per te, nessuno in giro, solo uno spicchio di luna a farti compagnia nella leggera nebbia che ti avvolge.

8.12.10

7.12.10

Carceri e criminali

Quando si pensa al carcere si pensa ad un posto dove ci stanno i criminali, individui pericolosi per se e per gli altri. Nelle carceri italiane ci sono 30.000 detenuti in attesa di giudizio, persone cioè in attesa che qualcuno verifichi se hanno commesso qualcosa per cui devono stare in carcere. Oltre il 40% di questi saranno riconosciuti innocenti e rilasciati.
Sarebbe bene tenerlo a mente quando si parla di carcere e carcerati.

5.12.10

tirare tardi

Gironzolare qua e là, sfogliare, cercare, leggere, scrivere, far tardi aspettando e sperando non so bene cosa.

3.12.10

Parole


Ci sono parole pronunciate per darti forza, apparire inattaccabile, parole con le quali farti scudo e lancia per duellare con chi ti sta davanti. Parole per mascherarti e cercare di apparire migliore, per pavoneggiarti, per fare la ruota e conquistare.
Poi ci sono le parole che dici e subito vorresti non aver detto, perchè ti acorgi che ti hanno reso nudo, indifeso, senza alcun filtro e chi ti sta davanti può vederti esattamente per quello che sei. Allora temi, così nudo, di apparire banale, ridicolo ed è l'ultima cosa che vorresti apparire così ai suoi occchi. Però non c'è nulla da fare, ci sono persone davanti alle quali ti senti incredibilmente bene, hai un'assoluta fiducia nel fatto che sapranno capirti e allora non puoi e non vuoi controllare, soppesare e scegliere le parole, le lasci uscire così come semplice traduzione sonora dei tuoi pensieri, di tutti i tuoi pensieri. La paura sparisce e non ti vergogni di essere nudo, ti senti così bene da non voler più smettere di raccontarti.

2.12.10

Repubblica democratica

Prima si blinda il centro della capitale per impedire manifestazioni, poi si chiude il parlamento. Il prossimo passo?

1.12.10

La bellezza

Mi piace pensare l'abbia scritto un uomo ad una donna.

30.11.10

Resto

Resto, perchè qui ci sono ancora persone che sanno dare speranza. Persone che senza essere viste, senza cercare riconoscimenti, sanno compiere gesti in grado di dare forza a quanti si ostinano a credere meriti la fatica provare a costruire un domani diverso. Resto, perchè voglio continuare ad imparare da loro.

29.11.10

La vera fonte di Wikileaks

Roba vecchia le mail su Berlusconi, roba del 2006. Wikileaks non ha hackerato i computer dei diplomatici statunitensi ma il palmare di Capezzone.

Rivelazioni wikileaks

Berlusconi è incapace ed inaffidabile, sembra il portavoce di Putin, è fiaccato dai party notturni. Putin è un dominatore e la Russia uno stato della mafia, Gheddafi non ci sta con la testa.
Mi sa che Wikileaks ha pubblicato le mie mail.

27.11.10

Istinto e ragione

Non riesco a sottomettere l'istinto alla ragione. Forse l'istinto ha ragione.

Complotti internazionali

Il quotidiano locale pubblica informazioni false sul meteo: Denuncio un complotto di forze oscure volto a colpire l'immagine di Venezia sulla scena internazionale.

23.11.10

Libertà di scelta

Ma cosa c'è di tanto difficile da capire nel fatto che dietro la richiesta di ottenere il riconoscimento del registro dei testamenti biologici c'è semplicemente la volontà di vedere realmente riconosciuta ai cittadini la libertà di scegliere. Scegliere se farsi assistere con tutti gli ausili tecnici che la scienza medica mette a disposizione, magari senza dover distruggere economicamente la propria famiglia, oppure essere accompagnati ad una morte considerata più dignitosa.
Anche oggi una ricerca statistica evidenzia come il 64% dei veneti si dichiara favorevole alla "dolce morte" o, più correttamente, desistenza terapeutica. Cosa c'è allora di difficile da capire nella richiesta di libertà? Nulla, infatti la maggioranza delle persone lo ha capito benissimo, ed è proprio per questo che si cerca di truccare le carte.

22.11.10

Le regole

Ci ho fatto l'abitudine a quella espressione che sta tra il compatimento per un povero illuso e la catalogazione nella categoria dei fessi. Sì, perché ormai è quasi una costante ogni volta che mi ritrovo magari accidentalmente a parlare del rispetto delle regole, una pratica che da noi sembra essere ai più sconosciuta o evitata con molta cura. In linea di principio siamo tutti convinti assertori della necessità delle regole se si vuole vivere in una società civile, il loro rispetto però è sempre preteso negli altri mentre per noi stessi siamo pronti a trovare innumerevoli e validissimi motivi per non rispettarle. Non mi riferisco solo a quelle regole il cui non rispetto causa danni enormi alla collettività, ma anche quelle assai meno "impattanti" le quali tuttavia mi paiono dei tasselli fondamentali del vivere comune. Cose normali di tutti i giorni, perfino banali come il rispetto delle norme del codice della strada oppure delle procedure per la richiesta di una autorizzazione o un permesso comunale, le regole deontologiche della professione o, perché no, il rispetto di una coda allo sportello postale.
Non penso che una regola in quanto tale sia automaticamente giusta, trovo però inaccettabile che di fronte ad un regola a nostro giudizio errata ci si senta in diritto di non rispettarla anziché chiederne la modifica. Diritto oltretutto valido solo per noi, perché se a non rispettare le regole è un altro diventiamo subito feroci censori e strenui difensori della legalità.
Sono assolutamente convinto che il rispetto delle regole debba essere il faro che guida ognuno all'interno della vita quotidiana, non mi pare possibile per una società definirsi civile se i suoi membri non sentono questo come un dovere fondamentale. Come altrettanto fondamentale dovrebbe essere sentire il desiderio di agire concretamente per modificare ogni regola che appaia errata o dannosa anziché cercare scappatoie per eluderla senza curarsi del fatto che la nostra "furbizia" porterà sicuramente danno a qualcun altro. Ecco la "furbizia" di cui molti vanno fieri mi appare come un male pericolosissimo, da denunciare costantemente.
Sì lo so, stai facendo la faccia di uno che pensa: povero illuso questo deve essere un po' fesso, gli passeranno sempre tutti sulla testa.

21.11.10

Ricredersi

Non si può stare mai tranquilli in questo paese. Vuoi vedere che Mara Carfagna è una con le palle?

19.11.10

Prove a sostegno

"Vanno fucilati sul posto gli sciacalli che rubano agli alluvionati" dichiarano pubblicamente il presidente della provincia e il vicesindaco di Treviso. Nessun reato nelle deliranti dichiarazioni per il procuratore capo: "Non pensano quello che dicono".
E' vero non pensano: numerosissime prove a sostegno.

18.11.10

Paladini della sofferenza

Eccoli ancora una volta, i valorosi esponenti del governo Roccella e Sacconi scagliarsi contro testamento biologico, eutanasia, fecondazione assistita perchè, dichiarano in modo stentoreo facendo eco all'oltre Tevere, la vita è sacra, non si possono uccidere gli embrioni, la vita è un bene indisponible e va tutelata e assistita in ogni forma. Il solo fatto che se ne parli apertamente, come accade nella vita quotidiana delle persone, gli fa scattare il sacro ardore e partono lancia in resta per difendere i malati dall'esercito dei laicisti che vuole fare strage di vite indifese.
Roma 15 novembre 2010, malati di SLA (sclerosi laterale amiotrofica) davanti al ministero dell'economia per chiedere al governo di mantenere le promesse fatte sull'applicazione dei livelli essenziali di assistenza, scendono in piazza con con le loro carrozzine, i loro letti, i loro respiratori artificali, i loro tubi, la loro e dei familiari sofferenza.
Vengono ricevuti da un funzionario del ministero.

17.11.10

Senza parole

Questa cosa non me la so spiegare bene, con precisione, ma ci sono persone che solo a pensarle mi danno i brividi, mi trasmettono emozioni. Mi pare riescano in ogni cosa che fanno a mettere tutta la loro essenza, quando parlano, scrivono, ridono, anche quando stanno in silenzio. Davanti a loro mi sento piccolo, impacciato, resto incantato, senza parole e se le trovo spesso sono sbagliate. Immagino di apparire ai loro occhi  forse come un personaggio un po' imbranato, uno che sì, ok, se c'è va bene ma anche se non c'è va bene uguale. A me invece loro piacciono tanto per i brividi che mi danno. Ma proprio tanto.

16.11.10

Percentuali

L'associazione dei ginocologi cattolici propone di riservare metà dei posti negli ospedali a personale obiettore e l'altra metà a chi non lo è.
Ottimo, allora per appianare il divario cominciamo a licenziare il 30% di medici obiettori.

15.11.10

Senza pensarci su

Una cosa così, fatta solo perchè ti passa per la testa. Un'idea casuale che arriva all'improvviso e decidi di prendere al volo e seguire, senza farti problemi, senza troppe domande, senza chiederti se è giusto o sbagliato, se farai una bella figura o passerai per scemo. Una cosa, una piccola cosa, fatta solo per strappare un sorriso o uno sguardo stupito in chi questa proprio non se l'aspettava. Una cosa così che magari non finisce come pensavi, ma che comunque ti diverte e ti fa sentire bene. Una cosa così può regalarti un arcobaleno anche in una giornata griga.

14.11.10

Aung San Suu Kyi

"Usate le vostre libertà per promuovere la nostra"
Oggi è libera. Facciamo che non sia sola domani.

Confusione

Rincorro pensieri che si accavallano, vari, confusi. Solo un desiderio dal caos sembra emergere con contorni definiti, ma forse è irrealizzabile. Sbagliato. Inquietudine, malinconia, allegria si alternano. Voglio sia il sorriso a prevalere. Vado avanti, un giorno dopo l'altro. Con speranza.

13.11.10

Globalizzazione: pregi e difetti


Pregi: poter comprare i Culurgiones a Mestre.
Difetti: non erano buoni.

Writers

Sì è vero, a volte sono proprio brutti, deturpanti, fatti a caso, fastidiosi solo a guardarli. Ma tra i graffiti inutili, amici a quattro ruote, non rientrano quelli della segnaletica orizzontale.

12.11.10

Un sito per la Iervolino

1000 tonnellate di spazzatura. La Iervolino: "Dateci un sito".
Eccolo: jatavenne.it

10.11.10

Rovinassi

Per Luca Zaia quelli di Pompei sono "quattro rovinassi" per i quali è scandaloso spendere 250 milioni.
Fortuna che non c'era lui a Venezia nel 1902.

9.11.10

Obblighi ministeriali

La Camera, con parere contrario del Governo, approva nella mozione sul trattato Italo-Libico un emendamento del deputato Radicale Matteo Mecacci che invitia la Libia a ratificare la convenzione Onu sugli immigrati e raprire l'ufficio della UNHCR.
Ignazio La Russa: "chi ha votato questo emendamento si dovrà assumere la responsabilità di rivedere i barconi sulle coste italiane".
Scusi Ministro, ma c'è un obbligo ministeriale a dire fesserie?

Occhio alle penne

Un altro. L'ennesimo giornalista massacrato nella Russia dell'amico Vladimir. Nel paese del "dono del Dio" i giornalisti vengono uccisi come mosche, quando non muoiono subito ci rimettono come minimo le mani.
Questa volta è toccatto a Oleg Kachin trovare sotto casa la squadra di picchiatori i quali dopo averlo massacrato di botte gli hanno spezzato le dita. Anche Oleg Kachin era un giornalista scomodo. Sarebbe meglio dire un giornalista normale, un giornalista che non si accontenta di fare da megafono del potente di turno, ma un giornalista che cerca di capire come stanno veramente le cose, che cerca di fornire ai suoi lettori gli strumenti della conoscenza attraverso i quali possano formarsi una propria ed autonoma opinione.
L'aggressione di Oleg Kachin non ha fatto grande scalpore da noi, in fondo non ci interessa molto se un giornalista, per di più russo, viene malmenato e ridotto in fin di vita. I giornalisti tutti i giornalisti, si sa, sono in fondo semplicemente dei ben pagati scribacchini dei quali si potrebbe fare a meno. Lo dicono tutti, e se lo dicono tutti sarà vero…
Sono sempre di più quelli che farebbero volentiere a meno dei giornalisti, a cominciare dal nostro amico di Vadimir che non perde occasione per scagliarsi contro il mondo dell'informazione. Normalmente io non sono molto tenero con i giornalisti, spesso, essendo da tempo contiguo al loro mondo, non risparmio critiche feroci rischiando a volte di apparire anche sgarbato agli occhi di amici. Sicuramente il mondo dei media è pieno di persone che svolgono con superficialità e sciatteria la loro professione, che tirano semplicemente alla busta paga. Ma non tutti sono così, non facciamo di tutt'erba un fascio, sarebbe un'errore gravissimo, facciamo molta attenzione perché il lavoro di chi fa informazione è di una delicatezza ed importanza unica, la forze delle notizie e della loro conoscenza è enorme, non è un caso se i golpisti di tutti i tempi si preoccupano sempre come prima azione di mettere le mani sui mezzi di comunicazione.
Cerchiamo di essere molto attenti, di sorvegliare gli spazi di comunicazione e pretenderne sempre di più, perchè non sono mai troppi, perché l'informazione è un bene prezioso da difendere e curare, perchè serve per respirare. Se l'informazione, soprattutto quella non ossequiosa dei potenti, frana, tutto ciò che ci sta attorno viene ricoperto da un pericoloso e soffocante manto oscuro difficile da rimuovere.

7.11.10

Grandi opere

Completata dal governo una grande opera. Quella del Vesuvio a Pompei.
Il mondo intero sentitamente ringrazia.

Da uno spunto di Galatea

6.11.10

Precisazioni

Nuove norme contro la prostituzione annuncia Maroni.
Quella in strada, precisa a scanso di equivoci il premier.

5.11.10

Concorrenza TV

Il direttore del TG1: "Ascolti? Abbiamo sofferto i Simpson". Del resto in fatto credibiltà tra Minzolini e Homer Simpson non c'è partita.

4.11.10

L'altra politica

Guardando il panorama politico che ci circonda la reazione più naturale è certamente quella di provare un grande sconforto, ormai sembra che la politica nulla centri con la polis ma sia solamente un gran caravanserraglio pieno di nani, ballerine, guitti e ruffiani. L'arte nobile della politca è ridotta ad un traffico di averi personali dove l'arroganza e la furbizia sono le uniche "arti" che contano, dove l'incultura sembra essere un titolo di merito e l'unico obiettivo da raggiungere è quello di entrare a corte per rallegrare il sovrano. Da un paese ricco di cultura, in cui pensatori hanno avuto grande peso nello sviluppo del pensiero politico europeo, il nostro sembra essersi ridotto ad un paese greve dove la volgarità e la bassezza regna sovrana.
Poi però in una zona dimentica dai più capita di incontrare uno strano personaggio anziano, molto anziano, che da sempre fa politica seguendo la traccia del bene comune, animato da ideali e obiettivi alti e nobili. Un personaggio che invece di arricchirsi con la politica, si è spogliato dei propri averi per sostenere le proprie battaglie. Un personaggio che arriva a mettere in gioco la sua vita per dare forza e corpo ad una lotta per strappare dalle mani del boia un signore con cui nulla ha in comune, o per ottenere il rispetto delle norme, delle leggi e della legalità che una classe politica sciatta ed imbelle continua da decenni a calpestare per il proprio squallido tornaconto.
Certo non è un simpaticone o un barzellettiere come quelli che oggi vanno per la maggiore, anzi è un personaggio duro, ruvido, difficile da trattare, con cui è facile arrivare allo scontro o al litigio, a volte così insopportabile da far venire voglia di mandarlo a quel paese.
Se però ti fermi a riflettere, se lo ascolti non in modo adorante ma ragionando su quello che dice e propone, ti accorgi che la politica può ancora essere altro, volare alta, operare per il bene dei cittadini, comprendi perché il suo ragionare è tanto inviso ai piccoli uomini che infestano la politica di questo paese. Allora ti convinci che vale la pena di stare ancora vicino a questo anziano e burbero personaggio, perché forse con lui si può costruire una speranza per questo paese che nonostante tutto continui ad amare.

3.11.10

Definizioni

Silvio Berlusconi: Personaggio politico, pardon, patetico.

1.11.10

Essere furbi

Per il leader in canottiere il presidente del consiglio non doveva fare quella telefonata in questura. Doveva farla fare a qualcun'altro, doveva essere più furbo.
Già perchè in questo paese sempre più imbarazzante ciò che conta è essere furbi, non certo il rispetto delle regole e delle istituzioni.

31.10.10

Cinquantotto

Non spero certo che riacquistiate il rispetto della legalità e dello stato di diritto che di tutta evidenza non avete  mai avuto, ma almeno signori del governo abbiate il buon gusto, ammesso che  qualcuno di voi sappia cosa sia, di risparmiarci lo sguardo contrito di circostanza e le fasulle dichiarazioni del tipo: "stiamo operando attivamente per evitare che fatti come questi abbiano a ripetersi". Abbiate il coraggio di dire chiaramente che non ve ne frega niente dei detenuti che si suicidano in carcere per le condizioni disumane, sì disumane, in cui voi, e non altri, li costringete a vivere.
A quale livello di degrado devono arrivare le carceri prima di veder finire questa strage, carneficina, mattanza, massacro, non so più come chiamarlo questo schifo, ad oggi il bilancio ufficiale dei detenuti suicidatisi nel 2010 è arrivato a 58, uno ogni 5 giorni.
Evidententemente non è ancora abbastanza, serve altro sangue di detenuti. Ma non temete arriverà prestissimo.

28.10.10

Solo un sorriso

Una amica alcuni giorni fa, un po' per giocare e un po' forse per farsi fare dei "grattini" sotto il mento, dice: "sono solo una ragazza che sorride". Questa frase da quel momento mi ronza costantemente nella testa. Quel "solo"  in particolare mi ha portato a guardare i volti che incontro in modo ancora più insistente di quanto faccio di solito. Non è facile trovare gente che sorride, si incontrano un sacco di sguardi tristi, corrucciati, frettolosi, stufi, cattivi, sostenuti, impauriti, sguardi che incrociano il tuo lanciandoti uno scortese: "beh, che vuoi, chi sei". Anche tra le persone in compagnia spesso è difficlie trovare sorrisi, forse risate, ma è un cosa diversa. Una risata è più uno sfogo, un'esplosione, un sorriso è qualcosa di più interiore è più caldo, più avvolgente.
Insomma da qualche giorno passo il tempo guardando la gente e cercando il sorriso negli occhi, perchè il sorriso nasce da li e poi si espande, e faccio fatica a trovarlo. Per fortuna ogni tanto se ne trovano e sono sempre belli, in effetti una risata può essere brutta o sguaita ma un sorriso no, credo sia impossibile. Un sorriso può essere gioioso, beffardo, malizioso, provocante, sfottente, gongolante, ma brutto no.
Non so esattamente cosa voglio dire con questo scrivere disordinato e istintivo, forse anzi di sicuro nulla di particolare, so però, cara amica mia, che la tua capacità di sorridere è una grande cosa che purtroppo pochi possiedono. Non permettere a nessuno di portartela via.

I costi della cultura

Rispondendo ad una domanda sui continui tagli alla cultura e sulla dichiarazione di un ministro secondo cui con la cultura non si mangia, Giorgio Albertazzi afferma: "Non si comprende che se la cultura costa, la non cultura costa molto di più".
Hanno invece perfettamente compreso quanto la non cultura possa essere per qualcuno  un'enorme fonte di guadagno.

27.10.10

Questioni primarie

Il Ministro della salute Fazio: "Inaccettabile che i medici fumino". Bravo Ministro, che i medici si limitino a litigare per uccidere i pazienti.

25.10.10

Amicizia e amore

Ma c'è veramente tanta differenza tra una nuova amicizia e un nuovo amore? O più in generale tra amicizia e amore? A me pare di no, entrambe sono una lenta ma continua scoperta, in entrambe la voglia di conoscersi e scambiarsi le emozioni è fortissima. Amicizia e amore sono intrisi di attrazione fisica, le due persono si "annusano" per comprendersi veramente a fondo.Tutti e due i sentimenti possono durare a lungo, costruire un legame fondamentale per la nostra vita, oppure dissolversi dopo poco. Si può piangere, gioire, preoccuparsi, fare cose da matti sia per un amico che per...già per che cosa? cos'è la persona amata se non un amico, un vero amico, e cos'è un amico, un vero amico, se non una persona che ami?
I mie amici sono anche degli amori e miei amori dei grandi amici, ma forse sono io che anche su questo ho le idee confuse.