30.3.12

Il rimpianto di Nichi

"Il governo Monti peggio di quello Berlusconi!" Eh già, come non concordare con lo statista pugliese, che peccato non ci sià più quella fantastica compagnia messa su dal Silvio con Tremonti, Calderoli, Maroni, Bossi, Sacconi, Brunetta, Larussa, Carfagna, Gelmini, Brambilla...

29.3.12

Ritorno alla politica?

E' auspicio continuo, arriva da tutte le parti, sembra un mantra: dopo la parentesi dei tecnici, nel 2013 il paese deve tornare nelle mani della politica. A sentire però le proposte in materia di riforme costituzionali ed elettorali, l'impressione è che le mani per le quali stanno solertemente lavorando quelli dell'ABC siano in realtà quelle della partitica.

21.3.12

Sono tempi confusi

Sarà anche vero che viviamo in un tempo dove non ci sono più certezze e dove tutto cambia, però non esageriamo...


20.3.12

Amnistia, anzi Amnesty

Il gusto per tutto ciò che ha un sapore anglofono sembra ben radicato nella società, siamo così esterofili che arriviamo ad avere attegamenti che se non fossero tragici sarebbero comici ma che certamente sono da psicanalizzare. In moltissimi siamo sempre pronti a complimentarci con chi sosteniene, si impegna ed invoca, in inglese, Amnistia Internazionale, in moltissimi guardiamo con sospetto quando non con disapprovazione chi sosteniene, si impegna ed invoca, in italiano, Amnistia per la Giustizia e la Repubblica.

17.3.12

I twitt di Pierferdi

Nessun dubbio sull'identità del ghostwriter di Casini: Siamo tutti qui...


16.3.12

Immensi spazi di tristezza


Dicono che stanno bene, sono felici, che si divertono i delfini negli acquari dove ad orari fissi a comando si devono esibire in salti, capriole, inchini e sorrisi. Dicono che gli piace lavorare con l'uomo, che il fatto si riproducano nelle vasche dimostra quanto sono a loro agio. Sarà, però io l'unica volta che sono entrato nel famoso acquario più grande d'Europa sono andato a vedere, non lo spettacolo no, sono andato prima, da solo a guardarli. Li ho visti tristi nuotare lentamente in tondo senza meta, con la pinna dorsale piegata di lato dentro quelle vasche che sembrano immense ma sono minuscuole al confronto con quel mare che rappresenta il loro mondo, quel mondo in cui sono liberi di scegliere se e quando saltare, se correre davanti ad una prua o no, se avvicinarsi all'uomo o no. Li ho visti tristi ed io ero triste per loro e per la stupidità degli umani che li vogliono in gabbia. Io li ho visti i delfini liberi e quella volta sono sfrecciati davanti a me senza fermarsi in stupidi inchini per elemosinare un po' di cibo. Quella volta avevano tutto un mare che li aspettava, quella volta erano veramente felici, e lo ero anche io.

15.3.12

Fiat, domanda e risposta

La Fiat va male, non vende e i dirigenti di Torino (o Detroit?) cercano validi motivi per spiegare il fenomeno: la crisi, il crollo delle vendite di auto in Europa (chissà come ha fatto volkswagen a dare 7000 euro di premio ai dipendenti...), lo sciopero delle bisarche...
In realtà basta passare davanti ad una concessionaria Fiat e fermarsi a guardare la nuova Lancia Thema, cioè l'auto che rappresenta l'ammiraglia del gruppo Fiat, per chiarirsi le idee, perchè se da un lato ti domandi quale disturbo mentale sia alla base del tentativo di distruggere l'immagine fatta di un design elegante e di classe tipico delle automobili Lancia, dall'altro hai una chiarissima risposta al perchè la Fiat crolla nelle vendite.

14.3.12

Inutili gabbie

Il nostro paese assomiglia a quei bambini che fino a quando non vengono presi per le orecchie continuano a far finta di non sentire. Serve sempre una reprimenda, una sanzione o un vero e proprio sganassone per smetterla con comportamenti che non tengono conto del fatto che il mondo cambia e con esso i suoi abitanti e il loro modo di vivere. Questa volta è il Parlamento Europeo a tirarci per le orecchie sulla questione del matrimonio tra gay e più in generale sulla definizione di famiglia, infatti a Strasburgo è stato approvato un rapporto nel quale si dichiara che  gli stati non  devono dare ''definizioni restrittive di famiglia''. Dopo questo voto la canea riscatenatasi in questi giorni sul matrimonio tra persone dello stesso sesso appare ancora più anacronistica, purtroppo però l'ulteriore opportunità per la politica di riflettere sulla necessità di rivedere certe posizioni, tanto più in considerazione del fatto che anche il governo conservatore britannico ed il cattolico, di fresca conversione, Blair si sono espressi a favore dei matrimonio tra omosessuali, si è trasformata nella solita alzata di scudi a difesa della morale cattolica, per meglio dire, del volere delle gerarchie vaticane. Per i paladini dell'oltre Tevere sempre pronti, per il nobile principio del tornaconto personale,  a mettere davanti al sentire dei cittadini i dictat dei porporati, risulta inaccettabile qualsiasi dichiarazione che si opponga alle  restrizioni in matera di amore tra le persone. Perché poi la questione sta proprio tutta qua: perché mai devono esserci rapporti di amore tra persone adulte e consenzienti soggetti a riconoscimenti diversi, perché alcuni possono godere di tutele giuridiche con diritti e doveri e altri no? Dovrebbe apparire di una tale evidenza che un progetto di vita comune basata sull'amore, cioè una famiglia, non ha nulla a che vedere con il sesso dei soggetti. Dovrebbe appunto, a meno di non essere accecati da una visione integralista in cui si pretende che "gli altri" debbano sottostare a quelli che sono i miei personali canoni di riferimento, gli unici che hanno diritto ad essere tutelati. Anzi, ad esistere. Un ottuso bisogno di catalogare, normalizzare l'amore, una volontà di rinchiudere la vita delle persone in una gabbia stretta e dolorosa dalla quale però l'uomo sempre cercerà di scappare.