31.12.11

A uguri


immagine da artefatti.it

26.12.11

Domani sarà meglio

Capita e non certo a pochi di trovarsi a vivere situazioni difficili nei giorni in cui per definizione si dovrebbe essere sereni ed allegri. Quando accade tutto sembra un po' più grave, più doloroso, anche quelle sofferenze con le quali magari hai imparato nel tempo a convivere. Ti assale una piccola confusione mentale che però ti affatica molto, perché non la conosci non la sai gestire e ti pare impossibile riuscire ad usare la tua consueta lucidità. In questi momenti realizzi quanto sia importante avere vicino qualcuno che ti possa dare una mano e che sappia usare quel giusto distacco per trovare o indicare la cosa giusta da fare, che sappia darti quella mano a cui appoggiarti per non scivolare nel baratro, nell'attesa che arrivi il domani e che sia migliore. Perché il domani arriva sempre e bisogna andargli incontro con un sorriso, perché sia sua semmai la colpa di non farne spuntare altri.

20.12.11

Un classico

Certamente non è innovativo, resto sul classico, come dire, un po' ottocentesco ma sempre con un gran fascino. E poi quasi tutto in vetro. BUON NATALE!

16.12.11

a Natale parla con i treni

Non si regalano i regali, si sa. Ma quando un regalo è così bello ti viene voglia di condividerlo. Se poi il regalo è un regalo regalato anche a te perchè tu lo possa regalare ad altri, allora è giusto che lo regali (?????).
Insomma, io questa bellissima storia ho avuto il piacere di leggerla prima che venisse mirabilmente illustrata, e adesso che è diventata un ebook che gli autori regalano voglio contribuire nel mio piccolo a regalarla a quanta più gente possibile. Buona Natale ma soprattutto buona lettura.

Clicca qui per scaricare l'ebook 

15.12.11

Notizie dalla Lega

Rimprovera altri per quello che non ha saputo fare lei, contesta strumenti legislativi di cui ha ripetutamente fatto uso, vota contro i propri emendamenti: Lega Nord in completa confusione mentale.

Errata Corrige: l'ultima frase non è una notizia.

14.12.11

Guardiamoci in faccia

Prima la caccia ai rom che non riesce a lasciare un corpo a terra, poi quella ai senegalesi che invece riesce a lasciarne due in una pozza di sangue. Ora è il momento della caccia alle motivazioni con le quali autoassolverci dall'accusa di essere un paese in cui il razzismo scorrazza liberamente. Guardiamoci in faccia, non raccontiamoci storie, perché lo sappiamo benissimo che quanto accaduto a Torino e a Firenze potrebbe accadere in moltissime altre città italiane. Quello che per comodità cerchiamo di incasellare sotto la voce "follia" in realtà è solo il frutto di un clima, un atteggiamento che appartiene a molti, quei molti dai quali ciascuno di noi naturalmente si esclude, ed è facilissimo da ritrovare se solo ci guardiamo attorno. Perché quante volte abbiamo, se non fatto, ascoltato discorsi razzisti senza obbiettare nulla, limitandoci al massimo ad un'alzata di spalle, quante persone che conosciamo e frequentiamo ci hanno detto "basta non se ne può più di tutti questi immigrati di merda", quante volte abbiamo riso a battutte stupide sui neri, i rom, gli zingari, e non diciamoci che "sono solo battute", che "c'è una bella differenza tra un frase ed una sprangata", perché sono certe frasi ripetute che fanno nascere la ricerca di una spranga. Cominiciamo a trovare il coraggio di ammettere che le cose stanno così e forse cominceremo a fare qualche passo in avanti verso una convivenza migliore. Cominciamo a guardare in faccia una brutta realtà per riuscire a scongiurare il pericolo che qualcuno torni a dire: "ci sono milioni di disoccupati nel paese, ci sono milioni di ebrei di troppo".

12.12.11

Natale luci ed ombre


7.12.11

Il paese dei sapienti

Si sa, gli italiani sono un popolo di santi, poeti, navigatori e ct della nazionale. Da qualche giorno però si è scoperta un'altra carattersitica delle italiche genti: sono un popolo di presidenti del consiglio e ministri dell'economia. Da qualche giorno c'è un'esplosione di affermazioni del tipo: "saprei ben io come farla una manovra economica equa e solidale". Si sentono un po' ovunque, escono dalle bocche degli avventori del bar sport, di noti e meno noti giornalisti, ma anche da quelle di chi fino a quindici giorni fa aveva concretamente la possibiltà di farla una manovra economica. In tutto questo fiato in libertà mancano sempre alcune considerazioni, sembra infatti che nessuno ricordi l'assoluta criticità della situazione che vede la neccessità di trovare soldi subito, un subito ora non fra quattro mesi, pena la caduta in uno scenario Argentino per il nostro paese e forse non solo. Ma quello che manca totalmente nella formulazione di migliaia di manovre e riforme alternative da parte dei novelli statisti, è la considerazione che se siamo arrivati sull'orlo del baratro, se azioni drastiche si sono dovute compiere rapidamente è a causa di tutto ciò che non è stato fatto in questi decenni dalla partitocrazia. Quella partitocrazia che non ha voluto intervenire sull'assetto del paese, quando lo si poteva fare in modo graduale, per interessi di bottega, quella partitocrazia lasciata proliferare per disattenzione e mancanza di informazione ma anche, e forse soprattutto, per misero interesse personale dalla maggioranza dei cittadini di questo paese.

5.12.11

Stato confusionale

I leghisti annunciano la creazione di un nuovo stato...appena si saranno capiti.


29.11.11

Una scelta

Ha deciso di dire basta, ha scelto di dire basta. Lucio Magri ha deciso di morire come aveva vissuto, facendo scelte. Non può che essere rispettata la sua scelta. E' stato costretto a cercare il modo per realizzare la sua scelta con dignità in un paese straniero, perchè nel suo avrebbe potuto fare solo come Mario Monicelli.

25.11.11

Puzzle

Ogni pezzo è importante, indispensabile per tenere uniti gli altri pezzi, per dare senso e valore al tasello che sta affianco, sopra e sotto. Non puoi rinunciare a nessuno, devi, vuoi averli tutti vicini a te, li tieni stretti e li ami tutti perchè sai che se ti mancasse un solo pezzo non potresti completare l'immagine. L'immagine di te, della tua vita.

Peggio delle bestie

Sono pesanti, giustamente pesanti, le sanzioni per chi maltratta gli animali, la leggi nazionali ed internazionali normano con sempre più attenzione il rispetto dovuto agli animali definendo modi e spazi del loro vivere. Particolare sorveglianza viene riservata agli spazi vitali minimi sia per gli animali da compagnia che quelli da allevamento, per cui non si possono tenere cani in recinti angusti, non è più possibile tenere le galline per la produzione di uova nelle gabbie ma devono essere allevate a terra, i camion per trasporto di bovini ed ovini devono garantire spazi sufficenti perchè gli animali non si sormontino e durante il viaggio devono poter mangiare e bere, ogni maiale all'interno dell'allevamento deve avere almeno sei metri quadri in cui muoversi. Norme di civiltà a cui tutti noi plaudiamo contrari come siamo ai maltrattamenti, noi che ci arrabbiamo se vediamo un cane tenuto tutto il giorno alla catena o rinchiuso senza possibilità di muoversi.
Non fa però quasi nessun effetto, non suscita proteste e richieste di intervento se degli uomini vengono tenuti dallo stato in spazi ben più angusti dei sei  metri quadri assicurati ai maiali. I detenuti in Italia spesso vivono per anni avendo a disposizione solo due metri quadri a testa, ma evidentetemente per il bel paese e per molti dei suoi cittadini l'animale uomo che va in galera merita meno cura di un maiale.

19.11.11

I tecnici son quella cosa

Se ho capito bene alcuni dei tecnici del governo tecnico di Mario Monti, voluto e applaudito dal saggio e sempre applaudito Giorgio Napolitano, sembra non vadano bene perchè tecnici. Cioè pare destare sospetto il fatto che un tecnico chiamato per le sue competenze tecniche a dirigere un certo settore, prima di diventare ministro operasse nello stesso settore del quale è un tecnico riconosciuto e stimato. Quindi, se ho capito bene, all'economia non si doveva mettere un economista ma un ingegnere idraulico.

17.11.11

Sfogo

Non ne posso più delle banalità grossolane, delle frasi fatte, delle cose dette perchè "lo dicono tutti", delle affermazioni sputate come sentenze, delle verità in tasca, dei discorsi senza argomenti, delle ricostruzioni senza storia, delle memorie corte e dei nasi lunghi. Non sopporto più quelli che "so io come si fa" ma che si guardano bene dal fare, quelli dell'armiamoci e partite, quelli che ti spiegano cose di cui non sanno nulla, quelli pieni di corraggio finché sono al bar...
Sì, forse sto diventando vecchio e insopportabile pure io, ma mi piacerebbe che si parlasse non per sentire il rumore delle propria voce ma per cercare di crescere ogni giorno un po'.

14.11.11

Rilancio incredibile

Ispirato e solenne discorso alla nazione dell'ex Presidente del consiglio per annunciare che non lascerà il campo ed anzi continuerà a lottare da parlamentare per attuare fondamentali riforme.
Esattamente quelle che in diciasette anni non è stato capace di fare.

12.11.11

Altrui felicità propria

Ci sono felicità che anche se non ti appartengono, se non ti vedono partecipe, riescono darti gioia. Sono quelle che riguardano persone care alle quali vuoi bene, sono quelle che vieni a conoscere solo perchè arriva una telefonata improvvisa e senti una voce tornata luminosa dopo giorni di cupezza. Ci sono felicità che non ti appartengono ma che quando ti passano vicino ti avvolgono e diventano anche tue.

11.11.11

La crisi non è finita

Alcuni commenti e reazioni su Mario Monti e sul suo eventuale governo ripropongono arabeschi linguistici tipici della politica nostrana, sembra che  i problemi economici del paese siano superati, che il rischio del baratro di due giorni fa sia scomparso. Ci si balocca con argomentazioni che paiono scollegate dalla situazione, che puzzano di interessi di bottega nel più classico malcostume politico. Ma la crisi non è superata, il fatto di aver recuperato qualche punto su tassi di interesse e valori di spread astronomici non mette al riparo da disastri, siamo ancora assolutamente nel mezzo della bufera dalla quale si deve uscire rapidamente prima di vedere la barca sfasciarsi e colare a picco. E' curioso che alcuni tra quelli che invocavano a gran voce la fine immediata del governo Berlusconi, ora indichino come strada maestra da seguire quella che consetirebbe a questo governo di rimanere in carica altri mesi. Improvvisamente la crititca feroce per le mancate riforme e l'assenza di un freno alla crescita del debito pubblico sembra possa sopirsi e con essa l'urgenza di fare quanto per troppo tempo rinviato e necessario per riacquistare credibilità al paese.  Per alcuni azzeccagarbugli della politica nostrana pare talmente normale non mantenere fede agli impegni presi da non risultare credibile il fatto che i mercati davanti ad un'altra prova di inaffidabiltà ed inerzia, davanti ad un altro rinvio, ci metterebbero un attimo a far precipitare gli italiani in un panorama argentino.
Sarebbe il caso che finalmente la classe politica di questo paese  avesse il coraggio di apparire impopolare per non continuare ad essere antipopolare.

10.11.11

Indelicati

Proprio indelicati nell'unione europea, non hanno nemmeno aspettato che Berlusconi fosse andato via per insediare il nuovo gaffeur.

31.10.11

La ragione dei molti

Milleduecento favorevoli dodici contrari, l'uno per mille, una percentuale insignificante che non può certo lasciar dubbi su quale sia la cosa giusta. E' chiaro, facile da comprendere per chiunque, che se la stragrande maggioranza sostiene la medesima opinione, suggerisce la stessa strategia questa sia quella da seguire. L'esigua minoranza altro non è che l'espressione insignificante di chi non comprende o peggio fa il bastian contrario solo per essere più visibile, per avere i famosi quindici minuti di notorietà. Chi cerca solo di apparire a tutti i costi originale non è certo meritevole di attenzione e ascolto, soprattutto se non si lascia andare a urla sguaiate.
Come possono pensare di essere nel giusto, di non meritare sputi in faccia, quei dodici che rifiutano di seguire il comportamento di milleduecento che compattamente firmano il sostegno al fascismo.

29.10.11

Costume

Rientra nella categoria delle notizie di cronaca, anzi  di costume, e non è neppure una novità. Però che ci si possa azzuffare, spaccare vetrine, che servano schieramenti di polizia e carabinieri con autoblindi, che si possa usare il tempo per fare ore di coda solo per comprare telefonini, console, tv, tablet, a me lascia attonito. All'apertura di un ipermercato a Roma, di un apple store da qualche parte o davanti al negozio di qualsiasi cosa molto trendy, è un ripetersi continuo. A me questo costume che sempre più persone fanno proprio non piace e preoccupa, anzi un po' spaventa.

27.10.11

Dubbi

Non c'è niente da fare, sono le persone che valgono, quelle più sensibili, quelle che sanno parlare ma anche tacere, quelle che sanno dare senza risparmiarsi, senza secondi fini,  sono le persone più belle ad avere sempre dubbi su se stesse, a temere di essere insufficenti ed inadeguate. Ma la cosa brutta è che per quanto gli dimostri che non è vero, cosa peraltro facile, continuano a dubitare. E' questo il loro vero difetto, ma forse è anche una delle qualità che ti fanno voler loro bene.

21.10.11

Meglio un nemico

Progetti e obiettivi non esistono, tutto è funzionale alla costituzione di una falange nel tentativo, fine a se stesso, di abbattere il nemico. Non esiste più l'avversario, quello che la pensa diversamente da te ma con il quale ti devi confrontare con costanza e convinzione opponendo le tue soluzioni alle sue fino a trovare il miglior compromesso nell'interesse generale. Dietro questa contrapposta e ossessiva ricerca del nemico c'è solo il tentativo di nascondere la mancanza di una proposta chiara, un progetto complessivo. E' molto più comodo avere un nemico da abbattere che un avversario da controbattere.

17.10.11

Freddo

Ci sono persone che riescono a diventare un tutt'uno con la tua pelle, ad entrati così dentro che quando stannno male, tu stai male con loro. Certo il loro male è più grande, però quando ti assale la sensazione di essere terribilmente insufficente, incapace, non all'altezza per aiutare veramente, quando non trovi le parole giuste da dire, parole che non sembrino di circostanza, che non minimizzimo, che non siano troppo leggere  ma neanche troppo pesanti. Ecco, quando succede questo hai paura di essere un amico da poco e da dentro ti sale un freddo pungente che ti fa star male.

15.10.11

L'idea di obiettività per euronews.net

Ha ragione il sito euronews quando descrivendo la sua mission rileva come: "l’approccio sensazionalista dell’informazione in modo sistematico costituisca una forzatura e deformi il giudizio dei telespettatori sull’attualità mondiale". Da sottoscrivere l'affermazione: "Il lavoro giornalistico non è una questione di scelte, si tratta innanzitutto di ritrascrivere la realtà con assoluta obiettività".
Certo che se oltre a scriverlo dimostrassero anche di praticarlo: da euronews lo stesso articolo nella versione inglese e nella versione italiana.
Poi chi si incazza, urla e denuncia la costante disinformazione nel nostro paese è uno stronzo...

13.10.11

Partecipazione

Riempiono lo spazio dei commenti negli articoli pubblicati dai giornali online, scorrono come "sotto pancia" inviati via sms nei talk show e nei canali televisivi delle emittenti radiofoniche. Sono messaggi pieni di protesta, di urlata insofferenza verso il governo e i politici in generale, di rabbia per le condizioni del mondo del lavoro, della scuola, del paese. Certo, l'attuale classe dirigente non sta dando prova di capacità, serietà, credibiltà, rispetto delle istituzioni, senso dello stato, attenzione al bene dei cittadini. Ma sono loro, i politici, gli unici responsabili della condizione in cui versa il nostro paese? Non ci sarà anche una responsabilità, forse non piccola, dei tanti, troppi, che tra di noi hanno dimenticato di praticare la doverosa attenzione alla cosa pubblica, l'indispensabile difesa quotidiana delle regole, dei diritti e dei doveri. Non sarà forse responsabilità della mancata partecipazione alla vita dello Stato, l'aver accettato per comodità, o disattenzione, di essere trasformati da cittadini in sudditi, se dei manipoli hanno potuto trasformare in bivacchi i luogi sacri della Repubblica?

10.10.11

Complimenti ipercalorici

Mi capita ultimamente di trovarmi spesso a trascorrere del tempo parlando, mangiando, bevendo con persone decisamente più giovani di me. "Per forza, ormai sono sempre meno quelle più vecchie di te", dirà qualcuno e posso anche immaginare chi... Ma non era certo questo quello a cui pensavo mentre raccontavo la situazione ad un'amica, bensì come mi lasci tra lo stupito e il contento il fatto di riuscire a sentirmi a mio agio in loro compagnia e come anche loro non abbiano difficoltà a stare con me, o almeno così mi pare. E mentre sono li che rifletto ad alta voce mi sento dire: "per forza ti trovi bene, tu hai l'animo ragazzino".
Beh, a me questo pare un complimento bellissimo che da solo fa ingrassare di due chili il mio ego.

6.10.11

Scelte oculate

Si sta accendendo un duro scontro su chi sia la persona giusta per dirigere la Banca D'Italia: gli agguerriti sostenitori del candidato nato a Milano, sfidano gli indomiti paladini di quello con gli occhi azzurri.

1.10.11

Notte di tv, libri e panini

Il televisore acceso solo per rischiarare la stanza in piena notte, niente audio, alle spalle del conduttore tutto occhiali e capelli ondulati una scritta: leggere cambia la vita. Io, appena rincasato stanco e affamato invece di fiondarmi sul frigorifero mi siedo come ipnotizato a pensare a quella frase. Sì è proprio vero, leggere ti cambia la vita. Ti apre la mente, ti regala conoscenza, ti fornisce punti di vista, ti obbliga a metterti in discussione, a fare i conti con le tue idee e a rivederle quando non adirittura a buttarle via. Leggere può far cadere muri e indicarti strade da percorrere, ti abitua al confronto, alla diversità di opinioni, ti mostra che anche l'altro, quello che magari ti appare lontano e diverso  può avere ragione, ti da gli strumenti per comprendere ciò che accade oggi e magari quello che accadrà domani, ti dice che le cose non sono solo bianche o nere, che non si possono affrontare le complessità del mondo per slogan. Leggere, leggere davvero, ti mette dubbi, ti fa venire voglia di capire e di pensare con la tua testa. Sì è proprio vero, tante vite sarebbero diverse se si leggesse di più.
Spengo la tv e vado a farmi un panino.

30.9.11

Indignazione mal riposta

Pur se da molti anni sono militante ed iscritto Radicale continuo a trovare poco comprensibili le motivazioni che hanno portato alla scelta politica di non partecipare al voto di sfiducia al ministro Saverio Romano. Sicuramente è un  limite delle mie capacità intellettuali, ma quando si discute di un tema credo si debba discutere di quello.
Chiedo però cosa sia più meritevole di indignazione parlamentare, crisi di nervi, e magari attenzione giornalistica, tra il non partecipare ad un voto il cui esito solo per i più sprovveduti non era assolutamente prevedibile, e il comportamento dei capigruppo, PD compreso, i quali continuano a tenere nel cassetto la richiesta, fatta in base alla costituzione e sottoscritta da numerosi parlamentari, di convocazione della Camera dei Deputati in seduta straordinaria per discutere e cercare soluzioni all'emergenza della giustizia e delle carceri. Giustizia che "è una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile", realtà carceraria che rappresenta "un'emergenza assillante, fuori del trattato costituzionale, che ci umilia in Europa e nel mondo", come dice un tal Giorgio Napolitano.

24.9.11

Nostalgia

Per decenni è stato un luogo d'incontro, di parole, di penombra, di fumo e odori di varia umanità, ma soprattutto di ombre e cicchetti. Oggi è l'ennesimo negozio di vestiti di firma, freddo, luminosissimo, uguale a mille altri, quasi asettico, pieno di gente che non si guarda. Sarò nostalgico, non so, ma passare per il centro oggi mi ha messo un po' di tristezza. Ma non fateci caso, sto invecchiando.

21.9.11

Ricorda

Quando non ci sarò, tra molto spero, per ricordarmi non comprare grandi mazzi di fiori, lasciali nella terra o portali all'amore che ti sta affianco, a me regala solo, se ti nasce dal cuore, un pensiero, un sorriso. Ma fallo senza che gli altri se ne accorgano, fa in modo che resti un complice segreto tra me e te.

20.9.11

Festa dimenticata

E' curioso, ma facilmente comprensibile, come una data fondamentale per l'unità dell'Italia e degli italiani sia ogni anno dimenticata, marginalizzata, tenuta nascosta. Il 20 settembre 1870 con la breccia di porta pia si otteneva l'annessione di Roma all'Italia e la fine (??) del potere temporale della chiesa, si compiva il primo passo per trasformare Roma nella capitale dello stato italiano. Era festa nazionale il 20 settembre, Il fascismo l'abolì e dopo nessuno governo pensò di ripristinarla. E questo forse qualcosa dice sulla laicità dello stato.

17.9.11

15.9.11

Nel momento del bisogno

Alla Camera l'hanno fatta grossa: seduta sospesa per puzza.

14.9.11

Consigli per gli acquisti





Questo lo ha scritto una mia amica, non una amica tipo facebook, ma una amica in carne ed ossa del tipo: "Ciao, sono io, passo a prenderti che andiamo a farci una pizza, quattro chiacchiere e otto risate?". E siccome oltre ad essere una amica è anche una che scrive bene, vi consiglio di comprare "ottanta lettere", il suo primo ebook (cliccate dove c'è scritto ottanta lettere). Che poi se non vi piace tanto non potete tirarmelo dietro.

29.8.11

Orecchie tese

Non è educazione in ristorante ascoltare i discorsi che si fanno agli altri tavoli, lo so me lo ha detto mia mamma da piccolo. Ma quando il ristorante è una trattoria e il commensale dell'altro tavolo è a dieci centimetri dalla tua  sedia, è inevitabile che ti giunga all'orecchio qualche parola. All'inizio non ci fai caso perchè sei impegnato a parlare con gli amici seduti al tuo tavolo, ma verso la fine, dopo il dolce, in attesa del bicchierino,  quando magari  sposti un po' la sedia per metterti più comodo e inevitabilmente ti avvicini ancora di più all'altro tavolo, ecco a quel punto le parole degli altri ti arrivano benissimo. Non è colpa tua, non lo hai fatto apposta. E le parole che ti arrivano magari sono...Madrid, eravamo tanti...e tu pensi: bella città mi ci sono divertito, mangiato bene, bella gente...poi senti...lobbie potente...boh, chissà di che parlano, ma chi se ne frega, son qui in compagnia, ho mangiato bene, ho appena visto un bello spettacolo di quello splendido narratore che è Marco Paolini...i gay...drizzi l'orecchio, anche loro erano su a sentire Paolini, magari dicono qualcosa di interessante, qualche considerazione non banale, adesso vuoi sentire, lasci la tua compagnia e punti le orecchie quasi fossi un cane verso l'altro tavolo, è maleducato ma lo fai tanto la mamma non c'è...adesso vogliono farci credere che sono normali...ahi, mi sa che prende una brutta piega ma ormai non puoi più fare finta di niente e tornare alla tua compagnia, resti nell'altra anche se solo con le orecchie...sono ovunque nel mondo con le loro pagliacciate...qui comincia il disagio, vorresti dire qualcosa, ma non si fa, cosa ti intrometti cafone, sta al tuo posto, ormai però ti concentri sul loro discorso...adesso poi anche la storia del reato di omofobia, è solo una cosa ideologica per difendere questa lobbie...A questo punto vorresti alzarti e andare a dirgli, senti hai mai visto com'è ridotta la faccia di un ragazzo o di una ragazza dopo una razione di pugni e calci ricevuti solo perchè la persona che ama è dello stesso sesso? Hai idea di quanti sono nel nostro bel paese a subire questo trattamento? Tu che parli di lobbie potente dimmi, tu che eri a Madrid dal papa, quanto potente è la lobbie vaticana che per anni ha impunemente potuto coprire i suoi pastori di anime che come pastori erano più che altro dediti a sodomizzare i più giovani e indifesi membri del gregge?
Ecco vorresti dirgli questo, ma sei una persona educata e allora chiedi il conto e te ne vai. Fortuna che puoi correre con lo sguardo a cercare il sorriso dei tuoi amici e con la mente alle parole di quello splendido narratore che è Marco Paolini.

22.8.11

In buone mani

Frattini ha dichiarato che il governo italiano sta già operando in Libia per la formazione dei nuovi quadri dirigenti e dei mezzi d'informazione. Auguri ai libici, mi sa che ne hanno bisogno.

20.8.11

Comprensione ritardata

Per anni forse avrai perfino un po' sorriso quando qualcuno con ostinata costanza segnalava questa emergenza sociale, forse ti apparivano stravaganti se non irrilevanti quei pochi che si affannavano a denunciare la situazione come inaccettibile per uno stato che voglia definirsi civile, chissà se dai tuoi palazzi hai mai prestato orecchio a chi denunciava l'illegalità di uno stato che non rispetta le leggi che si è dato. Peccato debba toccare la carne perchè tu ti accorga di tutto questo, in ritardo ma finalmente ora comprendi. Ben arrivato anche a te, che tu possa essere d'aiuto al ripristino della legalità di questo paese.

19.8.11

Appunti di viaggio

Non è che li detesti o che mi venga l'orticaria se li incrocio, però quando ne trovo uno che dopo sette minuti non ha ancora capito che non ce la fa e sarebbe il caso di non far aumentare all'infinito la già lunga coda spostandosi dalla corsia di sorpasso, ecco, in quel momento, lo confesso, vorrei incenerire la categoria dei camperisti.

17.8.11

Tacco zero

Immagino che non importi a nessuno quello che sto per scrivere e sinceramente mi meraviglerei se così non fosse. Però dato che a me va di scrivere questa cosa mi pare più che legittimo farlo qui che "è casa mia, dopo tutto"(cit.).
E' una cosa di cui sono convinto da tempo e su cui mi sono trovato a ripensarci ieri sera: le donne che portano scarpe basse sono più affascinanti. Mi sembra abbiano un'aria molto più spontanea,  più sicura, anche più allegra. Hanno in volto l'espressione di chi va in giro, in compagnia o da sole è indifferente, fondamantalmente per il piacere di farlo (non rientrano nel "ragionamento" le scarpinate lavorative). A me quelle costantemente arrampicate su scarpe che sembrano trampoli, che senza tacco 12 non scendeno nemmeno a prendere la posta, che se potessero le userebbero pure in spiaggia, danno l'idea di essere costantemente alla ricerca di essere guardate, insomma ho l'impressione che quelle macchine di tortura per piedi e tendini siano spesso un qualcosa dietro cui nascondere la propria insicurezza spendendo meno di una terapia con uno psicologo.
Sì lo so, ammesso che qualche donna stia leggendo penserà che sto dicendo un marea di cazzate. Nessun prroblema, l'ho scritto in premessa che non pensavo di dire cose interessanti. Però io trovo più simpatica una donna in scarpe basse, se poi è la prima volta che ci incontriamo, il mocassino, la ballerina, il sandalo a terra, istintivamente mi mette di buon umore. La scarpa bassa non nasconde, non ha la pretesa di essere guardata, al massimo si fa notare con discrezione per l'ottima fattura in un secondo momento, prima  lascia che ad essere guardata e vista sia la persona.

13.8.11

Oltre quel fiume non si passa

La manovra  avanza impetuosa, taglia, azzera, tassa e riscuote, corre per monti e per valli, annienta senza pietà province e comuni. Ma sulle rive di un fiume si arresta, vietato passare oltre quel fiume. Oltre Tevere non si tocca nulla, poco importa se ogni anno due miliardi di euro mancano dal bilancio della stato italiano perchè regalati allo stato del vaticano sotto forma di esenzioni fiscali. Le tasche dei potenti porporati non si hanno da toccare, ad altri si chieda il contributo di solidarietà. Ci si rifaccia stringendo di più il cappio al collo degli italiani.

11.8.11

L'eccelenza di un paese

Quando qualche giorno fa Barack Obama ha pubblicamente contestato il downgrade degli Stati Uniti da parte di Standard & Poor's, per rivendicare come il suo rimanga sempre un paese da tripla A, anzi meriterebbe una quadrupla A, ha elencato alcuni settori di eccelenza che fanno dell'America un paese affidabile a cui tutto il mondo guarda. Tra i primissimi ha citato quello universitario: "Abbiamo le migliori università".  L'eccelenza di un paese cresce di pari passo con l'eccelenza delle proprie università, del proprio sistema scolastico. Il Presidente degli Stati Uniti lo sa. Qualcun altro no.

9.8.11

A.D. 2050

In questi giorni mi capita di leggere o ascoltare frasi come queste: le provisioni di crescita ci dicono che nel 2050...il fabbisogno energetico sarà nel 2050...l'investimento produrrà da qui al 2050...da qui al 2050...
In questi giorni penso: nel 2050 io non ci sarò. Forse.

6.8.11

Aiuto alla comprensione

Il neo ministro della giustizia Francesco Nitto Palma in partenza per le ferie in polinesia dichiara stizzito: "Non capisco perchè sia tanto indispensabile che io rimanga qui".
Chissà se può aiutare la comprensione questo complicato messaggio: "Carceri: una realtà che ci umilia in Europa e ci allarma per la sofferenza quotidiana, fino all'impulso a togliersi la vita, per migliaia di essere umani chiusi in carceri che, definire sovraffollate, è un eufemismo". Firmato Giorgio Napolitano.

4.8.11

Don't worry, be happy!


Crolla la borsa, lo spread (qualsiasi cosa sia) sale a livelli da Grecia, debito pubblico sempre più imponente, disoccupazione giovanile, e non, in aumento, aziende che chiudono, mega manovra correttiva, scandali e truffe, guerra in Libia, pantano Afghanistan, sistema giudiziario al tracollo, carceri da vergogna con detenuti ed agenti che si suicidano...
Tranquilli, partite sereni per il meritato riposo restiamo qui noi a controllare. La merda che sale.

Che fortuna

Certo che io sono uno proprio fortunato, posso stare tranquillo e rilassato. Pensa a quanti problemi dovrei affrontare se  avessi tre aziende quotate in borsa.

27.7.11

Distanti da cosa?

Ma da cosa si dissocia, prende le distanze la Lega Nord? Quali affermazioni bolla come  esclusivamente personali? Cosa c'è di nuovo, di mai detto, nelle farneticazioni dell'europarlamentare leghista Borghezio, nel suo trovare condivisibili le idee del pazzo assasino norvegese. Non è forse lo stesso esponente della Lega che ha definito patriota lo sterminatore serbo Mladic al momento del suo arresto? O che invitava esponeneti dell'estrema destra francese a mimetizzarsi dietro movimenti regionalistici per poter continuare a propogandare ideologie fasciste?
Come fanno i dirigenti della Lega a dissociarsi da chi loro hanno ripetutamente candidato al parlamento europeo e nazionale nonostante fossero note e manifeste le posizioni xenofobe e razziste. Calderoli e Maroni prendono le distanze anche dall'altro loro europarlamentare Speroni che ha espresso condivisione per le parole di Borghezio? E cosa dicono dell'emendamento presentato oggi dal loro Senatore Bricolo per deregolamentare il possesso delle armi da fuoco, e del fatto che, visto il respingimento dell'emendamento, verrà presentato un disegno di legge con lo stesso obiettivo?
Puzzano di falso, di stomachevole e cinico opportunismo queste parole dei dirigenti leghisti, hanno l'odore acre dei cadaveri lasciati a terra da una follia che trova ben radicata condivisione nel loro partito.

Tempo speso bene

Quando con la persona che ti sta davanti, mentre si sorseggia una birra, riesci a parlare trovando affinità e rispondenza, quando riesci a dialogare di cose serie e leggere dando e ricevendo stimoli per ampliare il discorso ma anche da portare a casa per rifletterci sopra, quando negli occhi tuoi e dell'altro c'è attenzione e interesse, hai la sensazione chiara e netta di star usando bene quel tempo. Se poi l'interlocutore ha trent'anni meno di te ma questo nessuno dei due sembra notarlo, allora il piacere è la soddisfazione è massima, perchè il dialogo oltre a far crescere dà speranza e forza, soprattutto a te.

25.7.11

Giovani smidollati

Spiega oggi dalle colonne de Il Giornale Vittorio Feltri come l'alto numero di vittime sull'isola norvegese di Utoya sia dovuto al fatto che non c'è stata alcuna reazione collettiva dei ragazzi volta a fermare il folle attentantore, tutti hanno solo pensato salvare se stessi senza tentare di fermare il pazzo per salvare il gruppo. Sconsolato Feltri evidenzia che tra gli uomini non esiste più quello spirito collettivo che davanti ad un pericolo porta gli animali prima di tutto a cercare di salvare il branco anche a costo della propria vita.
Insomma, il fatto che degli adolescenti, davanti ad un energumeno che li mitraglia abbiano pensato a fuggire invece di reagire come un commando di navy seals è, per l'acuto giornalista, dimostrazione di deprecabile rilassatezza morale, egoismo, codardia dei ragazzi moderni.
Ma il vero passaggio qualificante dell'analisi di Feltri, che mi sento di condividere appieno, è quello in cui afferma: "facile standosene seduti alla scrivania scrivere". Soprattutto fesserie.

22.7.11

Indro Montanelli

Un Uomo con cui dissentire, litigare, incazzarsi, concordare. Un Uomo da ricordare.

21.7.11

Fermiamola. ORA!

Gentile Parlamentare,
l'approvazione alla Camera del disegno di legge sulle disposizioni anticipate di trattamento, rappresenta un durissimo colpo alla libertà di scelta del malato e più in generale al principio costituzionale di autodeterminazione. L'aver di fatto negato ai cittadini il diritto di decidere quali trattamenti sanitari rifiutare, l'aver negato l'obbligo al rispetto delle volontà liberamente e consapevolmente espresse, l'aver impedito  al malato di decidere della propria vita e del proprio fine vita attraverso una serie di norme chiaramente dogmatiche e confessionali, sono atti che uno  Stato che voglia definirsi laico e democratico non può accettare.
Durante la discussione alla Camera dei Deputati si sono udite le voci di segretari e leader di partito alzarsi contro questa legge, in molti hanno richiamato Governo e Parlamento al rispetto del sentire chiaramente e maggioritarimente espresso dai cittadini, favorevole al riconoscimento della libertà di scelta anche per quanto riguarda il fine vita. Molte le dichiarazioni fatte, in aula e fuori, per annunciare azioni concrete e immediate per contrastare l'approvazione definitiva del disegno di legge, quasi immediata la proclamazione dell'intenzione di indire un referendum abrogativo della legge dopo che questa sarà promulgata.
Perchè tutte queste parole non restino, come troppe volte accade, sterile esercizio retorico da aula parlamentare, ma diventino concreto strumento con cui dare prova di essere dalla parte dei cittadini e della difesa delle libertà individuali, la invito ad attivarsi in prima persona affinchè il suo partito, in concerto con altri, si faccia carico da subito di indire ed organizzare una grande manifestazione nazionale da tenersi PRIMA DELLA DISCUSSIONE AL SENATO di questo disegno di legge contro il testamento biologico. Ora e subito è il momento di lottare per coinvolgere la società, l'opinione pubblica e anche i partiti di appartenenza in una grande mobilitazione per fermare una legge impopolare e dunque tutt'altro che inarrestabile.
Non si lascino ancora una volta i cittadini soli a combattere dolorose lotte fatte di ricorsi alla magistratura, non aspettiamo, fermiamola subito questa legge barbara non degna di un paese civile.
Con la speranza che non lasci cadere queste parole porgo cordiali saluti.

Se condvidi queste parole, ripubblicale o inviale come ho fatto io ai parlamentari, di Camera e Senato, che si sono dichiarati contrari a questa legge. Fai ciò che devi, accada ciò che può.