2.10.10

Che storia

Può fare dei brutti scherzi la storia, soprattutto se conoscedola poco, o affatto, la si maneggia con superficialità. Mi tengo quindi alla larga da narrazioni a carattere storico, non mi infilo in dissertazioni su ceppi etnici, A.C. D.C., dominazioni e conquiste, mi limito a qualche considerazione nata mettendo assieme alcuni accadimenti.
S.P.Q.R., ovvero la vicenda che ha visto il leader in canottiera al centro delle polemiche per gli insulti ai romani. In realtà non è cosa nuova sentire invettive lanciate verso Roma dalle valli bergamasche o dalle pianure venete, non da oggi si cerca di far passare una storia che vuole il nord antagonista di Roma da sempre, un pasticciato tentativo di cancellare come in realtà le origine dello sviluppo del nord siano fortemente legate all'impero romano a cui le nostri genti aderirono convintamente e difesero con forza.
Ecco allora che nel bel mezzo di sproloqui su Roma e i romani, improbabili ricostruzioni di origini e tradizioni, può capitare di ritrovarsi tra le mani una foto di qualche anno fa della pianura padana (non padania per favore, che sono stufo sentirmi dire che vivo in padania. Mi è difficile vivere in un posto che non esiste...ma questa è geografia), in cui la didascalia riporta: "Sant'Eulalia dimostra tuttora la sua devozione al guerriero romano Caio Vettonio dedicandogli, dopo quasi duemila anni, una via". Per chi fosse interessato la via intitolata al guerriero romano, assieme al suo prestigioso sarcofago, si trova a Borso del Grappa (TV). Per visitare il ridente paese rivolgersi al sindaco della Lega.

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