30.9.10

'A livella

Dovrebbe essere il luogo della memoria, il luogo dove si cerca un contatto del tutto personale e  privato con chi non c'è più, dove le differenze non hanno più senso perchè la morte rende realmente tutti uguali. Invece il cimitero è un luogo dove i vivi spesso vanno per partecipare ad una inutile e misera gara per mantenere evidenti le differenze. Le tombe diventano dei monumenti al cattivo gusto dove l'imperativo sembra essere riuscire ad avere il marmo più lucido, l'angelo che spezza le catene cinque centimetri più alto o la croce con il Cristo più sfarzosa, dove non si posano piccoli omaggi floreali a significare un pensiero d'amore ma si installano enormi composizioni che sembrano voler sguaiatamente urlare la propria imponente presenza al vicino di tomba e a chiunque passi nelle vicinanze. Se Totò mirabilmente narrava come la morte fosse "'A Livella" chi vive sembra non voler prestare minimamente attenzione a queste parole preferendo continuare a scavare solchi e innalzare muri attorno ai propri cari (ma poi sono veramente cari?).
Ogni volta che accompagno a far visita alla tomba di mio padre penso le stesse cose, penso quanto lui non avrebbe voluto essere in un tal luogo pieno di ipocrisia e finta bontà. Di certo comunque è contento di avere una semplice pianta viva sopra a quel catafalco che hanno voluto costruire, e del fatto che chi va a fargli visita si premura di farlo in occasioni non ufficiali per portargli un piccolo ma sincero bacio.
Dimenticavo: giusto perchè si sappia, voglio essere cremato e le ceneri devono essere disperse in mare, così se qualcuno proprio mi vorrà ricordare non dovrà far altro che un divertente tuffo. Mi raccomando però, non sbagliate mare altrimenti vengo a tirarvi i piedi.

1 commento:

  1. La penso come te, sulla cremazione. Mi ha colpito e ci sto riflettendo sul fatto che anche da morti innalziamo dei muri. Siamo davvero così timorosi del nostro essere umani...

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