15.7.10

Uomo dell'ottocento


Ormai dovrei averci fatto l'abitudine perchè mi è capitato più di una volta, invece resto sempre un po' stupito dalla reazione che suscitano gesti per me normali ma che evidentemente ai più devono essere sconosciuti o sapere di antiquato e quindi da evitare.
Sto parlando di piccolissimi gesti come tenere aperta la porta ad una donna per farla entrare in un locale o salire in macchina, augurare buona giornata uscendo da un negozio, lasciare il passo ad una persona anziana, aiutare a sollevare un passeggino per attravesare un ponte, reggere una giacca per facilitare ad indossarla. Sarà forse perchè li ho sempre visti fare da mio padre, uomo dell'altro secolo educato con i modi della borghesia ottocentesca, ma queste piccole gentilezze mi paiono di una normalità unica, non sono gesti pensati o compiuti per un qualche fine, vengono fuori spontaneamente.
Comunque devo ammetterlo, se da un lato mi stupisce dall'altro mi dà un sottile piacere vedere quell'espressione di leggero imbarazzo sul viso di chi non si aspettava una piccola galanteria, forse antiquata ma sempre gradevole da ricevere.

2 commenti:

  1. La cortesia, la gentilezza, l'educazione a volte sono viste con sospetto.
    Io sorrido sempre, quando sono allo sportello delle poste, quando entro in un negozio, quando sono alla cassa del supermercato. Molte volte ho ricevuto uno sguardo di rimando che sembrava dirmi: "Che cazzo hai da guardare?".
    Se poi (non riesco a trattenermi) cerco di scambiare due parole vengo guardata come una pazza!
    La galanteria forse fa paura perchè ti costirnge ad avvicinarti, anche solo per un momento, all'altro.

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  2. E guai a te se la smetti. :-)

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