30.7.10

Intrecci linguistici

Ordino un caffè, la gentile e giovane barista cinese mi porge la tazzina mentre rapidamente dice qualcosa in cinese al suo collega, la ringrazio e lei mi rimanda un ben scandito: "di nulla, grazie a lei". Sorseggio, distrattamente mi guardo intorno, alle mie spalle una donna parla in dialetto quasi fosse un pope sotto il ponte di Rialto. Mi giro, è lei, la gentile e giovane barista cinese. Sorrido ascoltandola e pensando alla sua capacità, da immigrata, di superare le barriere in una regione sempre più ghetto linguistico con gli indigeni spesso incapaci di farsi comprendere a pochi chilometri da casa.

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