24.8.13

C'era da aspettarselo

Come era prevedibile sta dilagando la fesseria per la quale un provvedimento di amnistia ora non si può fare perchè potrebbe usufruirne Berlusconi. Poco importa, come è sempre importato poco, che questo paese abbia un sistema carcerario indegno di un paese del terzo mondo, o che fiocchino a getto continuo condanne internazionali, e relative sanzioni economiche pagate con soldi pubblici, per lo stato degradante e disumano delle nostre carceri. Tutti, tranne i Radicali che sui temi della giustizia da anni lottano con un impegno ed una serietà che solo dei miseri possono non riconoscere, dimenticano che la corte europea a gennaio ha imposto all'Italia di risolvere entro un anno i problemi del sistema carcerario. La più bella costituzione del mondo continua a restare sempre e soltanto qualcosa con cui riempirsi la bocca in pubblico, il dovere di rispettarla applicandola altro non è che un particolare di nessuna rilevanza, visto che da anni la si calpesta rendendola carta straccia. Il fatto che non sia più rimandabile per questo paese ricondurre nel solco della legalità le condizioni di vita nelle carcere, tanto per i detenuti quanto per gli operatori, non scalfisce le certezze assolute di quanti si sgolano a dire che l'amnistia non è la strada da seguire, ora. Come se prima ci fosse stato un qualche momento in cui realmente si siano adoperati per trovare soluzioni per uscire da questa inaccettabile situazione. Sinceramente, se arrivasse un provvedimento di amnistia ed indulto attraverso il quale rendere vivibili quelle discariche umane che sono le carceri e riportare nel solco della legalità costituzionale il sistemo giudiziario, anche se ne beneficiasse Berlusconi (cosa peraltro non sicura), non griderei allo scandalo ma mi rallegrarei di avere finalmente visto questo paese fare un passo nella giusta direzione.

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