28.8.15

A questo qui che si risponde?

Capita a tutti almeno una volta nella vita, è inevitabile, trovi una giornata che gira storta ed in un attimo eccola la: la cazzata è fatta. Certo, dopo è seccante ammetterla, un po' per orgoglio ma anche perchè è fastidioso dover chiedere scusa e magari tornare indietro sui propri passi. Soprattutto se sei uno conosciuto che magari ricopre un incarico pubblico. Allora non resta che cercare qualche modo per non farla apparire per quello che è, la cazzata. Si può dire a chi te la fa notare che è invidioso delle tue vittorie, che è un intellettuale da strapazzo, che è straniero e non capisce, se è uno famoso si può provare a sostenere che è in cerca di pubblicità, alcuni addirittura arrivano a cercare improbabili difese sbeffeggiando critici dal doppio cognome. Se però poi arriva uno che, non cerca pubblicità, non ha alcuna invidia per i tuoi successi elettorali, sta a Roma, non ha un cognome doppio ma addirittura solo un nome, di mestiere fa il Papa, ed essendo tu cattolico gli devi pure obbedienza, e si mette a benedire ed invitare a proseguire nel lavoro di pubblicazione di quei libri che tu con atto d'imperio hai censurato perchè pericolosi per l'infanzia, ecco ad uno così che gli dici? Gli scrivi un tweet con una faccina irridente? No, mi sa di no, mi sa che puoi dire solo una cosa: è vero, ho fatto una colossale cazzata!

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