11.9.15

Cittadini del mondo

 
“E' venuto al mondo”. Lo so dice quando nasce un bambino a significare il suo ingresso, il suo divenire parte del mondo, del mondo tutto. Lo si dice magari in maniera inconsapevole ma rappresenta il fondamentale stato della nuova persona, quello cioè di cittadino del mondo. Questo accomuna tutti, indipendentemente da quale porzione di mondo vedono gli occhi al loro primo aprirsi. Se allora siamo un tutt'uno con il mondo e con il suo stesso essere, è incontestabile il diritto di muoversi su di esso, di esplorarlo per scegliere su quale parte sostare per sviluppare le proprie aspirazioni di essere umano. Compito ineludibile degli Stati, strutture create da convenzioni, quello di adoperarsi per creare al proprio interno forme organizzative in grado di consentire che gli spostamenti di “parti del mondo” avvengano liberamente. Siamo tutti, per tutta la vita, cittadini del mondo, solo per una serie di eventi siamo residenti in una parte di esso.

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