17.8.12

La fatica della democrazia

"La democrazia è faticosa", diceva qualche giorno fa una donna intervista a Roma davanti al teatro Valle. Verissimo, costa fatica far vivere la democrazia, una fatica quotidiana, perchè quotidianamente la democrazia dev'essere accudita e difesa. Come tutte le fatiche però a lungo andare anche questa si cerca di evitarla, di demandarla ad altri con la scusa che in fondo se non me ne occupo io ci sarà certamente qualcun altro che lo farà. Ogni giorno aumentano quelli che delegano questa fatica e la democrazia inesorabilmente si trasforma da bene comune a cosa che non ci riguarda, sconosciuta, diventa oggetto nelle mani di pochi i quali possono, grazie al disinteresse generale, farne strame. Dilagano così populisti che gareggiano tra loro nell'affermare che le regole della democrazia sono solo degli impicci, delle anticaglie inutili di cui non tenere conto. Come con la goccia che scava il sasso, si smussa e si consuma quella pietra preziosa che è la democrazia fino a farle perdere brillantezza convincendo così che non vale veramente la pena di faticare per accudirla e proteggerla, e che chi si ostina a farlo in fondo non è altro che un perditempo nostalgico incapace di vedere la bellezza dei nuovi luccicanti vetri colorati.

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