14.5.11

Un sistema che funziona

Detenuti ammassati come bestie in spazi così angusti da essere costretti a fare i turni per stare in piedi, a legarsi alla branda per non precipitare dal terzo piano del letto a castello, suicidi continui, celle fatiscenti, servizi igenici inadeguati, agenti penitenziari in gigantesca carenza di organico, costretti a turni massacranti e ad inventarsi soluzioni per evitare che esplodano rivolte, direttori d'istituto senza fondi per l'ordinaria gestione costretti ad elemosinare per ottenere la carta igenica dalla caritas.
Questo per il ministro di "giustizia" Angelino Alfano signifca avere un sistema carcerario che funziona.

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