15.4.10

Con il mare attorno


Il mare da sempre è parte fondamentale della mia vita, ancor prima di cominciare a nuotarci dentro amavo guardarlo e ascoltarlo. Pur non essendo un navigatore di professione ho sempre preferito frequentare mari aperti, con onde alte e grandi orizzonti, mi parevano gli unici meritevoli di attenzione ed impegno. Di contro non ho mai prestato attenzione  ai mari tranquilli e alle lagune riposanti arrivando quasi al disprezzo per quello che mi appariva come un orizzonte troppo statico, sempre uguale a se stesso, senza possibilità di evoluzione e a rischio noia.
In quest'ultimo periodo però ho dovuto constatare con incredulità e grande tristezza che quello che da molti anni è il mio mare preferito pur essendo ancora capace di grandi onde, nasconde subito sotto una melma fangosa dove le grandi onde si infrangono perdendo forza e fascino. 
Al contrario sono stato piacevolmente stupito da una laguna che credevo per me priva di segreti da quanto mi era familiare. Un mare interno nel quale mi sono trovato quasi per caso a navigare, dove ho scoperto che ci possono essere sfide che richiedono capacità ed impegno, dove se trovi un buon equipaggio con una comune voglia roccoglierle puoi cavalcare una serie di onde che ti consentono di vedere e realizzare  un nuovo orizzonte. 
Sono un po' frastornato e devo riflettere, ma credo potrebbe valere la pena lasciare per un po' il grande mare per navigare in questa laguna.

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