8.12.22

Un'altra categoria

Ormai dovrei averlo capito, anzi l'ho capito eppure ogni volta resto piacevolmente colpito dalla gentilezza e disponibilità dei vigili del fuoco. È sicuramente il mestiere sognato e idealizzato da moltissimi bambini quello del vigile del fuoco, o pompiere come diciamo noi bambini del secolo scorso, ma nella realtà è un lavoro duro con una paga che non corrisponde certo all'impegno e preparazione richiesti. Del fatto che tra i corpi dello Stato i vigili del fuoco siano di un'altra categoria ne ho avuto l'ennesima prova in piscina, dove vado per via di certi problemi tipici di noi diversamente giovani, oggi che due corsie erano riservate ad un gruppo di vigili del fuoco, non so se già effettivi o in formazione, i quali si allenavano in tecniche di salvamento. Tra i vari esercizi eseguiti sotto il controllo degli istruttori, uno mi ha attirato facendomi interrompere il mio nuotare su e giù per la vasca. No, non era una scusa per non faticare o perché ero spompato! L'esercizio in questione riguardava il recupero di una persona in difficoltà con "trascinamento" a riva mantenendola ferma e in sicurezza con un braccio, un esercizio simile a quello che mi è stato insegnato durante i corsi per il brevetto da subacqueo. Fortunatamente non ho mai dovuto mettere in pratica quanto mi è stato insegnato, ma vedendolo fare mi sono chiesto se anch'io sarei in grado di farlo, se cioè riuscirei a portare un aiuto efficace ad un mio compagno di immersione in difficoltà. Questi pensieri hanno accompagnato le mie bracciate per tutto il tempo rimanente e una volta uscito dalla vasca mi sono avvicinato all'istruttore, che stava controllando che gli esercizi si svolgessero correttamente, e gli ho chiesto se potevo fargli una domando su quell'esercizio. Non mi sarei certo meravigliato se mi avesse detto “guardi, mi spiace ma devo seguire i ragazzi in vasca”, lui stava lavorando e io ero solo un subacqueo curioso. Invece no, non solo mi ha cortesemente risposto, ma ha anche dettagliato la risposta spiegandomi, in modo conciso e con un occhio sempre alla vasca, alcune varianti possibili a seconda delle condizioni in cui ci si può trovare. Che dire, è un vigile del fuoco e la disponibilità verso gli altri è sempre presente, fa parte del loro essere e questo vale ovunque non è una cosa solo dei VVFF perché i bomberos, i vigili del fuoco spagnoli, posso testimoniare che sono uguali. Madrid, una di notte passata, dopo aver splendidamente mangiato passeggio in Plaza Mayor assieme ad amici, una di loro si accorge di aver perso il portafoglio con i documenti di identità. Lo cerchiamo senza successo anche perché l'ottima sangria bevuta non ci rende lucidissimi, decidiamo di rivolgerci alla polizia per sapere cosa fare, ma non troviamo neanche un agente c'è però lì vicino una caserma dei bomberos dove alcuni vigili stanno parlando all'aperto vicino ai mezzi cercando un po' di fresco, ci avviciniamo e subito ci chiedono cordialmente se abbiamo bisogno di aiuto. Naturalmente non possono trovarci il portafoglio che chissà dove è stato perso, pero ci riempono di informazioni su come comportaci per la denuncia di smarrimento, per fare un documento di identità provvisorio che ci consenta di muoverci per la Spagna senza problemi e poter prendere il volo di ritorno. Insomma, supportano al meglio quattro stranieri sbadati e un po' alticci quando avrebbero potuto semplicemente dirci di andare alla polizia. Ma loro sono vigili del fuoco, sono di un'altra categoria.

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