19.1.16

Il tempo

Non curanti ce lo facciamo scivolare addosso, convinti scioccamente di averne a disposizione quanto ne vogliamo. Sono una valanga le ore, i giorni lasciati andare come fossero roba che non ci riguarda, senza preoccuparci di afferrarli per dargli un senso, per affidargli un compito, magari piccolo ma che ci permetta di dire: sì, questo tempo l'ho vissuto. Il tempo non è come ci piacerebbe credere qualcosa di infinito, è un bene limitato e prezioso, da vivere possibilmente al meglio, ma soprattutto da vivere. Il tempo non ti aspetta, o sei veloce nel decidere che farne o ti passa sopra lasciandoti li, buttato su un divano ad aspettare che quello a tua disposizione sia finito. Allora basta con il ridicolo alibi del “ma sì, posso sempre farlo dopo”, perchè in quel preciso istante un pezzo del tuo tempo lo hai già mandato in fumo, perso per sempre, senza alcuna possibilità di riaverlo. Prendiamocelo tutto quello che è il nostro di tempo, usiamo ogni giorno per riempirci l'animo di emozioni, di pensieri, per ridere, piangere, amare, litigare, conoscere, costruire: per vivere. Temiamo più della morte l'arrivare alla fine del nostro tempo con le tasche piene di cose non fatte solo perchè le abbiamo da stolti rimandate. Ci resterebbe a quel punto solo il tempo per un disperato rimpianto.

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