21.11.15

La via è indicata

Nella scelta di una cerimonia laica per l'ultimo saluto a Valeria Solesin, c'è nei suoi genitori una lucidità e saggezza che umanamente potrebbe venir meno in questo momento di massimo dolore. Sarebbe stato non solo facile, ma sopratutto comprensibile voler rispondere, a chi in nome di un'altra fede ha ucciso Valeria, accettando una delle numerose offerte, subito giunte, per una funzione officiata con tutti gli onori dai massimi vertici della curia veneziana. Invece i genitori di Valeria, dando ancora una volta prova di compostezza e di un livello di civiltà non comuni, hanno voluto dare una indicazione a tutti, non essere parte dal clamore che li vorrebbe inquadrati in una trama già scritta, dire, forse interpretando anche il pensiero di Valeria, che bisogna cercare punti di contatto tra le genti proprio quando sembra non essercene. Per questo la cerimonia sarà officiata con rito laico, aperta alle donne e agli uomini di ogni credo, per rendere possibile la vicinanza di tutti senza che nessuno debba rinunciare al proprio essere, al proprio modo di concepire la vita. Una società dove la laicità è un principio quotidianamente riaffermato è l'unica in cui possono convivere le diverse soggettività, senza che nessuna di queste possa pretendere posizioni privilegiate o dominanti. Non esistono scorciatoie per costruire una convivenza pacifica, aperta al dialogo ed alla tolleranza verso le differenze. I genitori di Valeria ci indicano la via, sta ora a noi scegliere di percorrerla e contribuire a mantenerla agibile.

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