25.2.15

Grazie Emma

Parlano e parlano per ore, l'oppositore di, e non al, regime si dilunga con ragionamenti nei quali è difficile trovare non solo un filo logico ma anche un briciolo di buon senso. Le chiamano trasmissione di approfondimento, ma l'unica cosa che approfondiscono, nel senso che spingono nel buio più profondo, è la voglia di starli ad ascoltare. Poi ad un ora che dovrebbe vederti già tra le braccia di Morfeo anzichè seduto davanti ad un televisore, appare una signora minuta, dall'aspetto sofferente ma con due occhi che sprizzano energia, la quale educatamente senza urlare, con parole pesate ti aiuta a capire le cose complesse che ti circondano e che fanno andare avanti, o indietro, il mondo. Il torpore dal quale fino a poco prima eri avvolto scompare, torni a pensare che politica non è grattare la pancia degli elettori ma comprendere e governare i fenomeni di oggi, ma soprattutto cercare di prevedere quelli di domani, capisci che dentro la frase “Uno slogan non basta, studiare è meglio” c'è tutto il perchè della pochezza della nostra classe dirigente, e non solo. Peccato che pochi, come spesso accade, avranno ascoltato questa signora, io però ancora una volta dico: Grazie Emma.

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