10.11.14

Giusto peso alle dichiarazioni

Non trovo nulla di cui stupirsi davanti alle affermazioni di un prelato, più o meno alto, che adducendo motivazioni relative alla sua fede si dichiari contrario, se non inorridito, difronte a leggi che autorizzano  l'aborto, l'eutanasia, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, la fecondazione assistita, il divorzio ecc. ecc. Ciò di cui ci si deve stupire, anzi indignare, è che uno Stato laico per definizione costituzionale, di tali affermazioni ne faccia terreno di discussione e condizionamento per le proprie decisioni sulla regolamentazione della cosa pubblica, anziché considerarle semplicemente per quello che sono: indicazioni comportamentali per gli adepti di quella determinata fede.

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