23.10.13

Et voilà!

Scomparso, dissolto come per magia: un abile gioco di mani, uno svolazzo di mantello, un po' di fumo e il tema dell'amnistia è sparito dalle discussioni. Ricordate il messaggio del Presidente Napolitano? Probabilmente no, come tutti quelli che dopo averlo apprezzato e condito con dotte dichiarazioni, lo hanno velocemente riposto nel cassetto. L'amnistia si sa, è tema che non porta voti, è poco utile a chi è costantemente concentrato ad annusare i consensi elettorali. Perchè un conto è assumere, al termine di una visita in carcere, un'espressione di sincera commozione e mantenerla per tutta la conferenza stampa in cui si denunciano le indegne condizioni di vita dei detenuti, ben altra questione è prendere provvedimenti per riportare al rispetto della Costituzione, quella più bella del mondo, il sistema della giustizia di cui le carceri sono l'appendice. In fondo son ben altri i veri problemi che gli elettori chiedono di risolvere, ma poi diciamolo, chi sta in galera avrà un buon motivo per starci, a quelli onesti e ligi alle leggi di certo non succederà mai di finirci dentro...
Irrilevante e non degno di nota per tutti il fatto che a maggio dell'anno prossimo lo stato dovrà pagare centinaia di migliaia di euro, prendendoli da quelle tasche in cui tutti raccontano di non voler mettere le mani, per risarcimenti e sanzioni a seguito di migliaia (e non esagero) di ricorsi alla corte europea. Ricorsi che attendono solo di vedere come lo stato italiano ancora una volta non risolverà il problema dei trattamenti inumani e degradanti a cui costringe i detenuti. L'unica cosa importante è che funzioni la magia: un abile gioco di mani, uno svolazzo di mantello, un po' di fumo, et voilà, sparito il pericolo che alle parole corrispondano i fatti.

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