8.10.13

Corpi sul selciato

Un altro corpo dilaniato sul selciato, morto di una morte inutilmente violenta. Una morte non dignitosa per chi aveva deciso che il vivere, forse ormai troppo diverso dal proprio senso della vita, non era più dignitoso. Non è concesso in questo paese scegliere come morire, come uscire di scena quando si ritiene non più accettabile il restarci. La vita non è disponibile, dicono taluni, e sono gli stessi che vogliono disporre di come si debba percorrere l'ultimo tratto di vita, quello che dovrebbe essere il più dolce, quello che dovrebbe contenere i momenti dedicati al saluto dei propri cari, dei propri amori. Invece no, che quell'ultimo tratto sia ferocemente rapido, o disumanamente prolungato. C'è una barbara pretesa di sofferenza in chi si sente in diritto di costringere ad una amara morte per non consentire di sceglierne una dolce.

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