22.3.13

Cafonal

Si possono riassumere in poche battute le caratteristiche salienti viste sino ad ora del Sen. Vito Crimi, una certa propensione all'insulto ed al turpiloquio e la fedeltà assoluta ai padroni della ditta Casaleggio & Grillo srl. In effetti non si è visto molto altro provenire dal valente capogruppo al Senato del movimento 5 stelle. Di certo non si è vista la presentazione di una sola proposta di legge, cosa abbastanza strana per chi è arrivato al seguito di un movimento che annuncia di avere idee e proposte chiare per cambiare le cose nel paese. Forse non gli hanno detto che non vanno presentate su di un blog. In compenso in quanto a scempiaggine e volgarità non si è fatto mancare nulla, dal convocare una conferenza stampa per non rispondere a domande, sarebbe stato sufficiente fare un comunicato, al "i giornalisti mi stanno sul cazzo", che lo si può anche dire se sei in mutande sul divano di casa a guardare un tablet (stavo per scrivere tv ma si sa i 5 stelle usano solo dispositivi che hanno un mac address (sanno cos'è vero?)), ma se sei al Senato in qualità di rappresentante della nazione, cioè di tutti i cittadini e non solo di quelli della tua ditta, sarebbe meglio evitare, per arrivare allo sbeffeggiamento del Presidente della Repubblica per la sua età. Ecco, quest'ultima cosa oltre a disturbarmi per la mancanza di rispetto, mi puzza di razzismo. Sì razzismo, perché razzismo non è solo gridare sporco negro dalla tribuna di uno stadio, o  malmenare una persona semplicemente perché rom, razzismo è anche deridere una persona  per le sue caratteristiche fisiche, comprese quelle anagrafiche. Cosa ne direbbe il Senatore Crimi se venisse apostrofato come il grasso e sudaticcio capogruppo 5 stelle, se si facessero battute sul suo profilo  non proprio filiforme? Immagino non ne sarebbe lieto, penso anzi che griderebbe al complotto per sminuire la grandezza del movimento (sì, del movimento di pancia…). Allora se come amano raccontare Crimi e i suoi compagni (si può dire compagni?), i parlamentari sono dipendenti dei cittadini, essendo io un cittadino vorrei avvisare che dai mie dipendenti pretendo un minimo di educazione, un alto rispetto delle istituzione, ma soprattutto un assoluto rispetto per le persone. Nel caso in cui non sia in grado di soddisfare questi semplici prerequisiti invito il mio dipendente a cambiare lavoro.

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