1.4.11

Pacche sulle spalle

Nella classifica delle molte, forse troppe, categorie di persone che non sopporto, quella probabilmente al vertice è la categoria cosidetta delle "pacche sulle spalle". E' composta da quelle persone che ti fanno i complimenti, si congratulano con te quando fai una certa cosa, soprattutto se questa è una cosa di "principio" che porta ad esporti e faticare in assoluta solitudine per affermare un diritto o sostenere una causa che tu reputi importante. Anche loro, come te, la reputano importante, anche loro credono dovrebbe essere garantito quel diritto o quel principio, loro, però, se ne stanno con il culo comodamente poggiato su una sedia a guardare. A guardare te che ti sbatti. Non muovono un dito, non dicono un parola, non si espongono mai con nessuno, ma ti mandano sms di apprezzamento, mettono un "like" su facebook alle tue note o alle tre righe che faticosamente sei riuscito a strappare sul quotidiano locale. Quando ti vedono poi, assieme alla classica pacca sulla spalla, sorridenti ti dicono: "bravo, fai bene, non mollare, sono con te". Ecco questi personaggi proprio non li sopporto, mi danno i nervi.
Allora, carissimi dispensatori di pacche sulle spalle, provate una volta ogni tanto a darvi da fare, cercate anche voi di spingere quella iniziativa che sentite importante e giusta, attivate le vostre conoscenze e risorse per portare a buon fine quel progetto che dichiarate di condividere profondamente, ma che da mesi resta bloccato nel cassetto di qualche burocrate magari pure vostro amico. Ma soprattutto non continuate a dirmi "bravo", a darmi pacche sulle spalle, perchè prima o poi correrete il rischio di beccarvi al posto di un gentile ma solo formale sorriso, un fragoroso e sincero vaffanculo.

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