9.1.11

Una giornata in compagnia

L'incontro è alle dodici, si arriva alla spicciolata ognuno con un mezzo diverso, in breve tempo il locale è pieno. Qualcuno è un abituè del posto e appena entra comincia a salutare,  quasi tutti arrivano in compagnia ma per lo più non ci si conosce, rapidamente però si socializza e si crea un' atmosfera quasi cameratesca, tutti parlano con tutti, ci si racconta storie personali come se ci si conoscesse da lungo tempo. Insomma  si diventa tutti un po' amici. Passano le ore, continua ad arrivare gente che ben presto si unisce alla compagnia integrandosi perfettamente nei ritmi del locale e di chi è arrivato prima. Si mangia qualcosa, si beve, acqua, aranciata, coca cola, qualcuno porta caffè per tutti, si passeggia e si parla tenendosi sotto braccio, ogni tanto, ma molto raramente, qualcuno lascia la compagnia e se non fosse per questo quasi non ci si accorgerebbe dello scorrere del tempo. Le ore passano, siamo arrivati a metà pomeriggio ma sono ancora molte le cose da dire e raccontare, nessuno resta in disparte, in alcuni affiora qualche cenno di stanchezza, in fondo siamo tutti qui dalla mattina. Rapidamente arriva sera ma la compagnia è ancora numerosa e ben amalgamata, sembra un unico corpo che si muove in modo coordinato, i più sono ancora i primi arrivati, sembra di essere qui da sempre e che sempre resteremo con questi simpatici compagni. Fa capolino un po' di noia, ma giusto un po', la si allontana con i nuovi arrivati, i ritardatari  che si sono persi questa irripetibile giornata. Un po' dispiace per loro.
E quasi notte, adesso me ne devo proprio andare, mi tocca lasciare questa grande compagnia con la quale ho passato un sacco di ore, quasi mi dispiace, mi ci ero affezionato. Ma non posso fare a meno di lasciarli, la dottoressa ha chiamato il mio nome. Mi ero dimenticato di essere al pronto soccorso e che sto aspettando da nove ore di essere visitato.

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