26.8.14

Laicità unica scelta

Ancora una volta la storia del mondo deve riempirsi di pagine con guerre promosse, giustificate e mascherate da motivi religiosi. Sono guerre diffuse che di giorno in giorno si espandono a nuovi territori e si fanno sempre più cruente, guerre a due passi da casa nostra, anzi in casa nostra, perchè sarebbe utile cominciare a considerare realmente come casa nostra, casa di tutti, anche i territori fuori dai confini politici. I massacri, l'annientamento delle libertà personali, le limitazioni alla conoscenza perpetrate in nome di un dio (il minuscolo non è casuale), devono farci fare uno sforzo per capire e trovare il modo di evitare che si espanda questo fanatismo religioso, per impedire che la religione diventi la discriminante nei rapporti sociali. Il modo ovviamente non può essere quello che prevede solo l'uso delle armi, perchè abbiamo visto mille volte come questo non funzioni. La via maestra per mettersi al riparo è quella di attivare gli “anticorpi” che già esistono nella nostra società ma che devono essere rinforzati, questi anticorpi vanno sotto il nome di laicità dello Stato. Porre i principi di uno Stato laico come base della vita di relazione tra i cittadini, distinguendo chiaramente la sfera pubblica, in cui tutti hanno uguali diritti e doveri indipendentemente dal proprio rispettabilissimo credo, da quella religiosa, affermando che questa non può in alcun modo condizionare le scelte dello Stato o limitare l'agire degli altri. Questo deve valere per qualsiasi confessione indipendentemente dalle abitudini più o meno consolidate negli anni o nei secoli, perchè in una società in rapido cambiamento come quella dei giorni nostri non esiste alcuna certezza che quanto oggi appare pensiero prevalente lo sia anche tra cinque o dieci anni. Il fatto che oggi, tanto per essere chiari, il nostro sia un paese a maggioranza cattolica non significa affatto che continui ad esserlo anche in un domani. Un domani non necessariamente lontano. Non c'è altra via alla convivenza pacifica che quella di far diventare la laicità la base delle scelte dello Stato, agire cioè in modo da far crescere la consapevolezza, per chi vive in questo paese o lo attraversa temporaneamente, che sopra a tutto sta l'individuo, la sua libertà ed uguaglianza.

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