7.1.14

Gli si dia una zappa


Quando il titolo di un articolo, sia questo su carta o sul web, nulla ha a che vedere con il testo sottostante, o addirittura afferma l'opposto, non si può fare a meno di chiedersi come sia possibile e perchè accade una cosa del genere. Le risposte che ci si riesce a dare purtroppo sono una più sconsolante dell'altra, si va infatti dalla distrazione sciatta, alla squallida voglia di sensazionalismo per cercare miseramente di attirare qualche lettore in più. Nel mare dei telegenici e stimatissimi giornalisti quotidianamente impegnati a fustigare il mal costume, la mancanza di serietà e correttezza altrui, a censurare tizio o caio per le promesse non mantenute ed usate come specchietto per le allodole, appaiono sempre più come dei naufraghi volutamente lasciati andare alla deriva quanti cercano di usare con attenzione e serietà il delicato, ma potentissimo, strumento dell'informazione. Perchè l’informazione è di gran lunga l’arma più potente che ci sia in circolazione, un’arma che può far crescere rapidamente il livello della civiltà di un paese, ma ancor più rapidamente lo può far sprofondare. Andrebbe quindi maneggiato sempre con molta attenzione ed anche con un leggero e salutare velo di preoccupazione, si dovrebbe sempre tenere a mente che le parole restano. Come tutti gli ordini anche quello dei giornalisti è inutile se non addirittura dannoso, ma se proprio di questo non se ne può fare a meno, non sarebbe male se al suo interno qualcuno, trovando una briciola di dignità ed orgoglio professionale, decidesse di togliere a certi signori dalle mani una tastiera per sostituirla con una zappa. Sperando che almeno con quella non facciano danni.

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