24.4.13

Precedere non seguire

Sta diventando  insopportabile questa litania secondo la quale i parlamentari sono i dipendenti dei cittadini, dei semplici portavoce delle loro opinioni con l'obbligo di consultarli prima di ogni decisione e di piegarsi ai loro voleri.  Sempre più demenziale la trasformazione dei social network da strumenti di comunicazione a luoghi della verità e della saggezza popolare. In un paese paralizzato, incapace di guardare oltre il proprio ombelico e di fare programmi validi per più di ventiquattro ore, non serve continuare a cercare l'unto del signore portatore di verità buone per l'oggi che puntualmente verranno contestate domani da un nuovo messia. Il vero sforzo da fare è quello per riuscire a selezionare una classe dirigente che, come dice la parola, sia in grado di dirigere il paese mettendosi un passo avanti ai suoi cittadini, non seguirne gli umori e gli interessi particolari. Una classe politica che si assuma pienamente le responsabilità, che abbia una visione d'insieme del mondo, con il coraggio di compiere scelte guardando lontano, senza timore della piazza di oggi ma con amore per il domani del paese.

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