30.11.12

Due euro

"Questo è oro", esclama il ragazzo nero come la notte alla vista dei due euro che gli porgo. Il solito incontro che comincia con un "ciao capo" seguito da un sorriso un po' ruffiano, però questa volta alla mano tesa a chiedere qualche spicciolo si aggiunge la domanda per un posto di lavoro. Lui ha famiglia, vorrebbe lavorare. E allora mentre tiro fuori la moneta scambio qualche parola, nasce un ragionamento, parla proprio bene l'italiano, e quando vede i due euro si illumina e parte l'esclamazione. Ma non è solo una sparata per farmi sentire un grande benefattore, no, me la motiva. "Sì questo è oro, credimi, oggi è difficile riceve queste monete, la gente non ce la fa, ti da pochissimo",  e tira fuori dalla tasca una manciata di monete da due e cinque centesimi, "ma non è per cattiveria, magari vorrebbero anche darti di più  ma proprio non possono, è dura per tutti". Io resto colpito dalle parole di questo ragazzo che pur vivendo sicuramente una quotidiana  difficoltà non pensa  solo alla sua situazione ma si guarda attorno, vede e capisce gli altri. Risalgo in macchina pensando alle sue parole, pensando che se questa capacità, questa disponibilità a comprendere gli altri fosse più diffusa vivremmo in una società migliore, e forse sapremmo donare qualche moneta in più. Che tu possa trovare presto un lavoro, fratello.

21.11.12

Logico?

A. vuole vendere dei mattoni a B. che ne ha bisogno per rinforzare le pareti del suo castello. A. decide che per venderli non andrà da B. a dire "questi sono i mattoni che ti servono, costano tot.", ma si recherà da un amico di B. per rapirlo un po' di ore e chiedere a B. un riscatto pari al costo dei mattoni. Logico no? No.

18.11.12

Prese di distanza

Le precisazioni, i distinguo, le prese di distanze... Improvvisamente, ma non sorprendentemente, vari leader (??) di partito si lanciano in rimproveri al governo Monti per i suoi provvedimenti. Ora sono prodighi di indicazioni su come si devono fare le cose, quale le priorità da rispettare, quali i punti irrinunciabili, e via discorrendo. Ma cari leader (??) dalla memoria cortissima, vi siete dimenticati che quando avevamo la merda ad un dito dalla bocca e rischiavamo di finirne soffocati, siete stati proprio voi a rifiutare l'invito di Mario Monti a far parte del governo per collaborare  allo "spalamento" della merda medesima? Troppa difficile per voi allora fare quello che andava fatto, troppo facile oggi promettere di sapere cosa si dovrà fare.

13.11.12

Evidenza invisibile

I sondaggi, si sa, vanno presi con le pinze e rigirati per bene, non sono verità assolute e a volte possono fornire dati contraddittori. Però se su di un dato argomento, sondaggi fatti da istituti diversi da anni continuano costantemente a confermare che la maggioranza assoluta dei cittadini di questo paese ritiene giusta una certa cosa, non sarà che chi amministra dovrebbe smetterla di sostenere che sul tema il paese non ha le idee chiare? Mi spiego meglio: testamento biologico. Non si trova sondaggio realizzato in maniera decente che confuti il fatto che gli italiani in maggioranza assoluta, abbondantemente oltre il 50%, vogliono poter decidere sul proprio fine vita, se farsi oppure no attaccare a delle macchine, quali terapie mediche e a quali condizioni accettare, vogliono insomma poter dichiarare in modo vincolante cosa desiderano per se in caso di impossibilità ad esprimersi. Perfino sull'eutanasia, che è cosa assai diversa dalle disposizioni anticipate di trattamento, il dato dei favorevoli è in aumento ed in alcune zone, come nel nordest, è già oltre il 50%. Non sarebbe allora il caso di smetterla con la favola che i cittadini sono spaccati, non sono informati, sono preda di condizionamenti emotivi e cose di questo tipo? Non sarebbe prova di maturità e democrazia di uno Stato assecondare quanto da anni i cittadini vanno chiedendo in modo pacato, con argomenti non ideologici ma dettati da convinzioni profonde cresciute nel tempo e testimoniate spesso in prima persona? Non sarebbe il caso di riconoscere l'evidenza? Credo di sì, credo soprattutto che sarebbe il caso di riflettere su come il continuare a scegliere di compiacere una potente minoranza di porporati, significhi accrescere le sofferenze nel corpo di quel popolo che, se pur senza potere, nel paese è maggioranza.

7.11.12

Michelle e Barack

I detti sono spesso delle solenni banalità senza alcun valore, sono come i proverbi che il più delle volte non rappresentano la saggezza ma la stupidità di un popolo. Ma c'è un detto che oggi si può usare essendo certi di dire qualcosa di appropriato: "Dietro un grande uomo c'è una grande donna".