8.9.12

Yoda e l'Europa

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con fervore da Mestre ha sostenuto come sia sempre più necessario realizzare un'Europa federale, come questa prospettiva debba entrare nell'azione politica. Si nota in effetti da un po' di tempo, diciamo da quando la crisi è diventata più presente, un continuo aumento del numero di politici che con grande oratoria spiegano come sia indispensabile ed ineludibile andare verso gli Stati Uniti d'Europa, superare gli interessi localistici e dare vita ad istituzioni e partiti transnazionali attraverso i quali affrontare con forza la competizione mondiale. Anche tra chi fino a ieri non aveva mai riservato un solo pensiero all'Europa, non è certo il caso del Presidente Napolitano, e magari guardava con sufficienza chi ostinatamente richiamava l'importanza del progetto federalista europeo, improvvisamente si possono trovare convinti assertori della necessità di una unione politica sovranazionale. Viene recitato quasi come un mantra da ogni conferenziere il "serve più Europa", peccato che queste ferme e convinte affermazioni normalmente non superino i confini della sala in cui si tiene la conferenza e non portino mai ad azioni concrete per la realizzazione di quella premessa fondamentale alla costruzione di un'Europa unita che si chiama coscienza europea. Comincia ad essere irritante questa orda crescente di affabulatori impegnati  in esercizi retorici con i quali tratteggiano ipotesi su ciò che si dovrebbe provare a fare, viene voglia di prenderli a calci e spedirli in orbita. Chissà, magari potrebbero arrivare sul pianeta Degobah dove anche a loro il maestro Yoda potrebbe impartire una fondamentale lezione: "Fare, non provare devi tu!".

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