9.2.11

Visione reale

"Cio che guardi lo percepisci per come lo vedi tu". Può sembrare banale come affermazione ma non lo è, o almeno non per me. Mi gira in testa da un paio di giorni questa frase, mi domando quanto di quello che guardo attorno a me è realmente come lo vedo e quanto è ciò che io voglio vederci. Se ciò che ho davanti opportunisticamente lo "plasmo" nella mia mente per farlo apparire come più mi aggrada per renderlo adatto al mio bisogno di quel momento.
Qual è la mia capacità di decifrare correttamente la realtà o di distorcerla per rendermela più facile da gestire, più comoda, trasformando così tutto in una sorta di coperta di linus in cui rintanarsi per trovare una tranquillità che mi metta al riparo e non costringa ad affrontare la realtà, quella vera, con la fatica e i rischi che ciò potrebbe comportare. Ma come capire qual è la realtà vera?
Assolutamente confuso quanto ho scritto, semplicemente un pensiero ad alta voce utile forse solo a darmi l'idea di confrontarmi con me stesso. O forse un modo per non farlo realmente ancora una volta.

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