25.11.09

Identità negata


"Molto elegante oggi Michelle", commenta il mezzobusto del telegiornale lanciando il servizio. Michelle chi, penso io...Ma Michelle Obama ovvio.
Ormai è diventata una prassi nei servizi giornalistici eliminare il cognome alla moglie di Obama e parlarne come se si trattassa della dirimpettaia con la quale si chiacchiera da anni. Provo sempre una leggera irritazione verso questa abitudine a trattare le donne in un modo "amichevole", mi da l'idea di una certa supponenza, un volerle guardare dall'alto in basso. Lo stesso fastidio che provo quando rivolgendosi ad una donna in ambito lavorativo si tende regolamente a non usare l'eventuale qualifica professionale che ad un uomo non verrebbe mai sottratta: Buongiorno Ingengere, Buongiorno Signora, anche se la signora è parimenti ingegnere.
E' un po' come quando davanti ad uno sportello di un qualsiasi ufficio informazioni io mi sento dire: buongiorno, in cosa posso esserLe utile? Mentre lo straniero prima di me è stato accolto con un: cosa Ti serve.
Potranno apparire piccolezze o pruderie da politically correct, a me invece appaiono come piccoli, ma profondamente radicati, atti di sopraffazione della dignità delle donne e non solo.

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