17.6.15

Non possiamo dargli nulla

Sono li,  sbattuti su uno scoglio,  aggrappati ad una speranza di vita, nuovamente naufraghi. Figli di un mondo in cui per loro non sembra esserci posto. E noi? noi restiamo per lo più spettatori, incapaci ormai di esprimere sentimenti autentici, riusciamo solo a fingere: fingiamo indignazione, preoccupazione, fingiamo di cercare soluzioni. Siamo ormai solo capaci di indicare in altri quelli che devono agire, in luoghi diversi dal nostro il luogo in cui devono stare. Siamo talmente impauriti da non riuscire a vedere in quegli uomini prima di tutto delle persone, non sappiamo vedere nei loro occhi quello che anche noi siamo stati e siamo, vediamo solo nemici ed avversari. Forse però davvero non possiamo più dargli nulla perché nulla abbiamo per loro, soprattutto dentro di noi.

10.6.15

Venezia a rischio di passi indietro

Scegliere il Sindaco della propria città non significa solo decidere chi dovrà occuparsi di strade, canali, tasse, pulizia. Significa anche scegliere quale modello culturale e sociale si vuole vedere attuato. E' questo certamente un aspetto non secondario, soprattutto se si tratta di una città come Venezia costantemente sotto gli occhi del mondo. Purtroppo queste tematiche sono state espunte dalla campagna elettorale, ci sono però affermazioni dell'esponente di centrodestra che possono obiettivamente far pensare ad una possibile chiusura verso scelte forti fatte da Venezia su questioni riguardanti i diritti civili. Proprio nel giorno in cui il Parlamento Europeo, sul tema delle famiglie gay, approva a larga maggioranza un rapporto sull’uguaglianza di genere ed invita gli stati membri ad adeguare le proprie leggi, il candidato Brugnaro si scaglia con veemenza contro ogni azione che vada nel verso del riconoscimento di diritti per le nuove forme di famiglia. Chiara quindi l'intenzione, se eletto, di annullare quei passi fatti da precedenti amministrazioni sulla via della comprensione ed accettazione dei cambiamenti in corso nella società. C'è anche un'altra conquista riguardante la libertà di scelta che potrebbe essere a rischio, quella del registro comunale delle DAT (dichiarazioni anticipate di trattamento). Infatti nella compagine di Brugnaro, oltre a sostenitori di gruppi come manif pour tous, non mancano rappresentanti dell'integralismo cattolico che da sempre contrastano il diritto costituzionale all'autodeterminazione in materia di fine vita. Per nulla irrealistico quindi immaginare che un'amministrazione a guida Brugnaro voglia “pagare pegno” a queste forze chiedendo di fare carta straccia di quella conquista, resa possibile dall'impegno e determinazione di migliaia di veneziani, che consente di depositare gratuitamente in Comune un testamento biologico contenete le proprie volontà sul fine vita. Se tutto ciò accadesse, se la visione oscurantista sui diritti civili di Brugnaro avesse la meglio, sarebbe sicuramente un brutto passo indietro, un biglietto da visita da offrire all'Italia ed al mondo che Venezia non merita. Facciamo che ciò non accada dando la preferenza a Felice Casson.

2.6.15

Io so io, e voi...

Non hanno atteso cinque minuti per dichiaralo, hanno subito voluto sgomberare il campo da dubbi e perplessità: nessuna indicazione di voto per il turno di ballottaggio a Venezia da parte del movimento 5 stelle. Brugnaro o Casson per loro sono la stessa cosa, nessuna differenza, portatori di proposte egualmente deleterie, nessuna commistione è possibile con chi è altro rispetto al movimento. Del resto si sa, è nota la filosofia del Grillo: “Io so io, e voi non siete un cazzo”.