Ancora una volta la storia del mondo
deve riempirsi di pagine con guerre promosse, giustificate e
mascherate da motivi religiosi. Sono guerre diffuse che di giorno in giorno si espandono a
nuovi territori e si fanno sempre più cruente, guerre a due passi da
casa nostra, anzi in casa nostra, perchè sarebbe utile cominciare a
considerare realmente come casa nostra, casa di tutti, anche i
territori fuori dai confini politici. I massacri, l'annientamento
delle libertà personali, le limitazioni alla conoscenza perpetrate
in nome di un dio (il minuscolo non è casuale), devono farci fare
uno sforzo per capire e trovare il modo di evitare che si espanda
questo fanatismo religioso, per impedire che la religione diventi la
discriminante nei rapporti sociali. Il modo ovviamente non può
essere quello che prevede solo l'uso delle armi, perchè abbiamo
visto mille volte come questo non funzioni. La via maestra per
mettersi al riparo è quella di attivare gli “anticorpi” che già
esistono nella nostra società ma che devono essere rinforzati,
questi anticorpi vanno sotto il nome di laicità dello Stato. Porre i
principi di uno Stato laico come base della vita di relazione tra i
cittadini, distinguendo chiaramente la sfera pubblica, in cui tutti
hanno uguali diritti e doveri indipendentemente dal proprio
rispettabilissimo credo, da quella religiosa, affermando che questa
non può in alcun modo condizionare le scelte dello Stato o limitare
l'agire degli altri. Questo deve valere per qualsiasi confessione
indipendentemente dalle abitudini più o meno consolidate negli anni
o nei secoli, perchè in una società in rapido cambiamento come
quella dei giorni nostri non esiste alcuna certezza che quanto oggi
appare pensiero prevalente lo sia anche tra cinque o dieci anni. Il
fatto che oggi, tanto per essere chiari, il nostro sia un paese a
maggioranza cattolica non significa affatto che continui ad esserlo
anche in un domani. Un domani non necessariamente lontano. Non c'è
altra via alla convivenza pacifica che quella di far diventare la
laicità la base delle scelte dello Stato, agire cioè in modo da far
crescere la consapevolezza, per chi vive in questo paese o lo
attraversa temporaneamente, che sopra a tutto sta l'individuo, la sua
libertà ed uguaglianza.
26.8.14
17.8.14
Per un pugno di click
Sono figure di un tempo lontano, raccontati in mille film, li chiamavamo cowboy anche se non lo erano perchè nulla avevano a che fare con le mandrie, erano in realtà dei pistoleri pronti a tutto per un pugno di dollari, erano gangster, anzi banditi, armati di colt e winchester. Ai giorni nostri c'è una nuova e sempre più numerosa razza di banditi, non fanno scorribande a cavallo nelle praterie del far west ma in quelle dei social media armati di tastiera, e sono disposti a tutto per un pugno di click. Sono loschi individui che si muovono nei mezzi d'informazione, ma che con l'informazione non hanno nulla a che fare. A loro infatti non interessa fare informazione, essere i primi e i più esaurienti fornitori di notizie, a loro interessa solo “sparare” titoli sul web per acchiappare il maggior numero possibile di click. Ecco allora che il titolo deve essere poco chiaro e lasciare un dubbio, spingere l'utente del social a selezionare il link convinto sia una notizia importante anche quando è una stupidaggine senza alcun valore. La foto a corredo non importa sia pertinente all'evento, può benissimo non riguardare minimamente l'articolo, l'importante è che sia attrattiva, meglio se con un po' di “carne” e/o sangue. Irrilevanti forma, stile, grammatica, basta buttare qualche riga giusto perchè la pagina non sia vuota, tanto quello che conta è che la pagina sia aperta. Questi nuovi banditi sono più pericolosi e peggiori di quelli di un tempo, i quali almeno rischiavano la propria pelle. I nostri non rischiano nulla e nascosti dietro ad un monitor usano i media come fossero un video game per adolescenti dove alla fine importa solo raggiungere il punteggio più alto, convinti che, come nei videogame, basta resettare per incominciare una nuova partita. Poco importa a lor signori, anzi a questi banditi, se le loro scorribande lasciano sul terreno qualche morto vero di cui uno dal nome Informazione.
11.8.14
Credenze
Il ministro degli interni Angelino Alfano crede che gli italiani siano stanchi di essere insolentiti e disturbati sulle spiagge da orde di vu cumprà, e vogliono tolleranza zero. Io credo che gli stanchi italiani siano i principali acquirenti delle orde di vu cumprà.
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