13.6.14

Referendum for dummies

Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato ieri una legge per indire un referendum palesemente incostituzionale, che gli stessi uffici legislativi della regione hanno già dichiarato inammissibile, che non avendo copertura finanziaria si affida al buon cuore dei cittadini i quali dovrebbero sborsare i 14 milioni di euro necessari per organizzare la consultazione con cui rendere il Veneto niente meno che una "Repubblica indipendente e sovrana". In sintesi: un capolavoro di menti sopraffine.

5.6.14

L'avevo detto, io...


Nulla può scalfire una granitica certezza basata sull'assoluta ignoranza dei fatti. Non un dubbio, un tentennamento, non un cedimento alla conoscenza o alla semplice curiosità. Il paese è questo, una gigantesca schiera di "io lo sapevo e l'avevo sempre detto", sembra di sentire le interpretazione delle profezie di Nostradamus, quelle che avvengono sempre dopo, ad evento accaduto, perchè in realtà prima nessuno ci capisce un beneamato...tubo. Ora la bufera è su Venezia ma questo è un fatto marginale, perchè il comportamento è lo stesso immutabile ormai da anni, anzi cambia, ma in peggio perchè si acuisce lo strazio che viene fatto delle leggi, quelle che tutti invocano, ma a cui quasi nessuno dedica un briciolo di attenzione. Del resto si sa, quelli che devono rispettare le leggi alla lettera sono gli altri, i ladri e i disonesti sono loro, io sono, a prescindere (direbbe Totò), un fedele servitore delle leggi e della costituzione che è la più bella del mondo. Però su questa storia della costituzione più bella del mondo qualcosa non mi torna, perchè, se è così bella, com'è che a seconda delle circostanze se ne dimenticano dei pezzi, com'è che qualche articolo lo si schifa a tal punto da saltarlo a piè pari, ad esempio l'art. 27 secondo comma "L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva". Non so, sarà che ne ho vista troppa di gente massacrata da un sistema giudiziario a volte sciatto, quando non condizionato da fini diversi da quello dell'amministrazione della giustizia (sarebbe meglio dire delle leggi che la giustizia è altra cosa), ma io davanti alle manette mi ritrovo assalito dai dubbi. E' una gran bella cosa il dubbio, ti accende la voglia di sapere per capire e poter così cancellarlo, il dubbio. O fartene nascere altri. Certo è molto più faticoso dell'affidarsi alla certezza istantanea del: "se lo hanno messo dentro qualcosa avrà certamente fatto". Non so, sarò un garantista fuori tempo ma continuo a credere che l'onere della prova spetti all'accusa e che fino a prova contraria si è innocenti, pertanto io aspetto in silenzio che chi sa parli, e che magari chi non sa almeno per un po' taccia.