22.7.13

Occhi

Hanno un' espressione dolce, a volte troppo, sono un misto tra lo spaurito e la ricerca di sostegno, assomigliano a quelli teneri dei bambini, ma senza la stessa luce, non brillano per le nuove scoperte che ogni giorno gli si parano davanti. A volte sembrano diventare feroci ma è solo un flebile tentativo di reagire alla paura, alla consapevolezza di non poter più fare da soli come un tempo. Son gli occhi dei nostri vecchi, li riconosco quando li incrocio lungo il cammino, riconosco in quelli altri occhi.

19.7.13

Saggi censori

Sempre in servizio pronti e disponibili, non si tirano mai indietro. In qualsiasi momento non si lasciano scappare l'occasione per commentare, giudicare e censurare il modo di vivere degli altri, hanno sempre chiaro in mente, e non si trattengono certo dall'esporlo, il modo giusto in cui lui, l'altro, avrebbe dovuto comportarsi. Sanno bene, loro, come si fa ad evitare quella valanga di errori che quotidianamente si commettono. Sanno bene come gli altri dovrebbero condurre la vita, soprattutto perchè loro una vita propria da vivere non ce l'hanno.

17.7.13

Mala erba

Non volevo, non credevo, sono stato frainteso, era una battuta, chiedo scusa... No, basta con questa tecnica dello sparare volgarità ed insulti sapendo che poi tanto basta chiedere scusa e tutto è risolto. Vale per tutti ma soprattutto per chi rappresenta le istituzioni: quando si parla ci si deve assumere la responsabilità di quello che si dice, ciascuno può dire tutto, ma dopo non ci si può nascondere dietro ridicole scuse o comodi alibi. si accenda il cervello prima di parlare, sempre che se ne abbia uno. Le parole sono importanti e vanno usate in modo adeguato, se non se ne è capaci allora si taccia. E la si smetta di fare sconti e spalleggiare chi pensa che per sistemare tutto siano sufficienti quattro fesserie dette con aria contrita. Si stimoli il confronto chiaro, forte, anche aspro, ma sempre e solo nel rispetto dell'altro, il resto venga trattato come mala erba.

13.7.13

Il pianista fuori posto

Regala musica, una musica con tutti i colori che forse solo il pianoforte le sa dare. Lo puoi ascoltare lungo una via, in una piazza, ai piedi di un ponte, per questo si definisce “il pianista fuori posto”. In realtà ogni posto è il suo posto, perchè qualsiasi luogo dovrebbe essere essere un posto per la musica, per farla ed ascoltarla. Nelle città dove puoi trovare ovunque cianfrusaglie senza valore da comprare, trovare qualcuno che ti regala musica è una gioa che riempie lo spirito. Qualcuno a volte vorrebbe mandarlo via, impedirgli di suonare, sono persone grige che hanno paura dei colori della musica, non si fidano di chi regala bellezza senza chiedere nulla. Se ti capita di incontrarlo lungo la tua strada, fermati, butta via la tua ossessiva fretta e rimani cinque minuti ad ascoltarlo, se vuoi lasciali qualche moneta, il tuo cuore ti ringrazierà.

4.7.13

Farfalla

Il più delle volte non si avverano, gli auspici e gli auguri che indirizziamo alle persone a cui vogliamo bene restano solo parole destinate a perdersi. Frasi che anche se ricordate hanno un po' il sapore della retorica melensa. A volte però riusciamo a vederli avverarsi i nostri auguri di felicità, successo, amore, insomma di buona vita. Accade che la speranza di vedere uscire dal bozzolo la farfalla per dispiegare le sue splendide ali si avveri. Riusciamo a vedere la gioia auspicata accendersi nel volto dei nostri amici, e quando questo accade non si può fare a meno di gioire della loro gioia.