28.4.13

Mostri

Quando per consuetudine o per calcolo al confronto si sostituisce lo scherno e il dileggio, quando alla parola si preferisce l'urlo ed alla fatica del ragionamento la facilità della banalizzazione, quando le differenze non sono stimoli alla crescita ma alibi per innalzare muri, quando la verità è sempre da una sola parte, quando il tuo avversario diventa il nemico, quando i diversi da te sono dei mostri da distruggere, allora diventa probabile che qualcuno si senta chiamato al dovere di armare i mostri che ha dentro di se.

24.4.13

Precedere non seguire

Sta diventando  insopportabile questa litania secondo la quale i parlamentari sono i dipendenti dei cittadini, dei semplici portavoce delle loro opinioni con l'obbligo di consultarli prima di ogni decisione e di piegarsi ai loro voleri.  Sempre più demenziale la trasformazione dei social network da strumenti di comunicazione a luoghi della verità e della saggezza popolare. In un paese paralizzato, incapace di guardare oltre il proprio ombelico e di fare programmi validi per più di ventiquattro ore, non serve continuare a cercare l'unto del signore portatore di verità buone per l'oggi che puntualmente verranno contestate domani da un nuovo messia. Il vero sforzo da fare è quello per riuscire a selezionare una classe dirigente che, come dice la parola, sia in grado di dirigere il paese mettendosi un passo avanti ai suoi cittadini, non seguirne gli umori e gli interessi particolari. Una classe politica che si assuma pienamente le responsabilità, che abbia una visione d'insieme del mondo, con il coraggio di compiere scelte guardando lontano, senza timore della piazza di oggi ma con amore per il domani del paese.

23.4.13

Acuti e ottusi

Pompose affermazioni fortemente in contrasto con analisi e visione comune dei fatti, non garantiscono  automaticamente la qualifica di più acuto osservatore o di rivoluzionario. Spesso dimostrano semplicemente di non aver capito nulla.

C'erano una volta e ci sono ancora

Ricordate quei vecchi tromboni che dopo ogni elezione trovano il modo di dire che è andata comunque bene, che c'è sempre qualcosa rispetto alla quale hanno guadagnato, o che se proprio non sanno dove attaccarsi sfoderano la fantasmagorica affermazione: "abbiamo non vinto". Quelli che anche quando in due mesi perdono il 50% dei voti affermano: "Il dato non è affatto negativo, anzi". Sì insomma, quelli come Roberto Fico del movimento 5 stelle che commenta il risultato in Friuli.

17.4.13

Parole ed azioni

Una appartiene alla terribile ed indegna categoria dei giornalisti italiani con i quali non si deve parlare, un altro è un vecchio politico ottantenne già presidente di partito, già parlamentare in quattro legislature italiane ed in una europea, già presidente di authority nazionale. Sono questi loschi figuri dunque i candidati scelti dai 5 stelle sui quali cercare un accordo con uno di quei partiti di morti. Forse non guasterebbe trovare una maggiore coerenza tra parole ed azioni.

12.4.13

E' internet bellezza!

Troll, fake, spam, mailbombing, deny of service, hacker...
è internet bellezza, internet! e tu non puoi farci niente, niente!

10.4.13

Sguardi

Stranissima e sgradevole sensazione essere squadrato in modo sospettoso mentre di sera aspetti per strada un'amica. Ormai siamo talmente abituati ad  essere diffidenti, a vedere gli altri come una minaccia, che il primo pensiero che, impauriti, rivolgiamo verso chi non conosciamo è sempre negativo. Cerciamo di riconquistare la fiducia negli altri, reimpariamo a pensare che chi cammina da solo nella notte è molto probabimente solo uno che vuole fare quattro passi. Vivremo meglio.

9.4.13

Di architetti e chirurghi

Ma tu, per ristrutturare la casa ti affideresti ad un bravissimo cardiochirurgo?  Io no, sinceramente andrei in cerca di un architetto il più possibile bravo. Allora perchè per fare il Presidente della Repubblica si sentono fare, come fosse cosa logica e saggia,  nomi di persone stimabilissime ma che di quel mestiere nulla sanno? Sembra essere diventata una cosa normale proporre per ruoli importanti ed impegnativi candidature tra le più disparate, e allora puoi sentire in piazza come alla radio far nomi di attori, cantanti, scrittori, medici, giornalisti, direttori d'orchestra...nani e ballerine. Dopo l'uno vale uno, dove uno è però più uno degli altri, siamo assaliti dall'assurdità del tutti possono fare tutto. Ma non è così. Il siamo tutti uguali, è un principio fondamentale ma nel senso che tutti dobbiamo avere stessi diritti e doveri, senza essere discriminati per quello che siamo, poi però ciascuno ha le sue peculiarità che possono portare ad eccellere in alcune cose, in alcune appunto. Non tutto è semplice o semplificabile, non tutto è alla portata di tutti, esistono attività complesse per le quali servono competenza, esperienza, legittimazione. Stiamo attenti a non banalizzare qualsiasi cosa in nome di un egualitarismo sciatto e  senza sostanza. Sono un po' preoccupato, non vorrei un giorno trovarmi ad essere operato al cuore da un bravissimo architetto.

6.4.13

Evidentemente semplice

Ci si può avventurare in fantasiose considerazioni durante segretissime assemblee, gridare all'inciucio, invocare forconi e mazze di ogni grandezza e forma, annunciare piazze rivoluzionarie (in Italia?!?!), ma la realtà è una solo ed assai semplice: se si formerà un governo PD-PDL sarà semplicemente perchè chi poteva farne nascere uno diverso ha detto no.

5.4.13

Passi da grillo

All'inizio era tutto un procedere compatti verso la trasparenza assoluta, lo streaming era più che una tecnica un precetto. Poi un passo indietro con le dirette video a singhiozzo, successivamente un passo nel più puro stile prima repubblica con riunioni a porte chiuse e regola del silenzio. Ultimo passo una riunione talmente oscura che i partecipanti neppure sanno dove si fa. A guardare come si muovono questi più che grilli sembrano gamberi.