22.4.12

Nuova classe politica

Per strada, ma anche in serie riunioni, si possono ascoltare sempre più spesso discussioni sui fatti della politica e sul futuro del paese in cui si fa riferimento, quando non è la tesi di partenza, all'ultimo monologo di qualche comico. Le analasi su cosa si deve fare o su quali siano le strategie da seguire vengono veicolate con le parole di chi ha per professione l'obiettivo di far ridere il pubblico in sala. Certamente la maggioranza della classe politica attuale ha ampiamente dimostrato, a volerla trattare bene, di essere composta da logorroici cialtroni, non mi pare però una grande prospettiva per il paese affidarsi ad una fatta di monologanti comici.

12.4.12

Soldi per la politica

Nel nulla che con impegno stanno pensando di fare relativamente al finanziamento pubblico ai partiti, si spaccia come un'importante conquista di "moralità" l'obbligo per i partiti ad investire solo in titoli di Stato. Ma un partito non è, e non deve essere, una finanziaria che fa investimenti, non esiste motivo percui un partito debba avere avanzi tali di denaro da consentire operazioni finanziarie. Un partito che rispecchi il dettato costituzionale sostiene spese per organizzare dibattiti, conferenze e studi, per fare campagne informative, per la partecipazione alle elezioni, per promuovere l'associazione dei cittadini e concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. Per questo usa i soldi un partito, altrimenti è un'altra cosa.

11.4.12

Vuoto

A quel rumore costante ma ordinato eri abituato, faceva parte di te e di quella casa. Poi il rumore ha cominciato a dimimure, in modo lento così da darti la possibilità di non accorgertene. E tu infatti quasi non te ne sei accorto, neanche quando erano voci possenti a zittirsi perchè restava sempre in quella casa un suono che se pur leggero era avvolgente. Poi arriva improvvisa una sera in cui apri la porta e trovi solo il silenzio ordinato dei mobili, vecchi custodi muti del tempo. In quel momento ti si gela il sangue, il cuore si ferma un attimo e puoi solo scappare, richiudere in fretta la porta di quella casa, che riconosci ma non conosci, sperando di poterla presto riaprire ritrovando un suono nel quale rannicchiarti.

1.4.12

Chi l'ha visto?

Titoli, onori, felicitazioni, battimani per la vittoria dei fratelli Taviani dell'orso d'oro al festival del cinema di Berlino con il film "Cesare deve morire": primi parlando degli ultimi. Ma com'è che è quasi impossibile trovare un cinema dove vederlo? Come al solito passata la gioia per i vincitori dei quali tutti ci sentiamo subito parte qualsiasi sia il motivo della vittoria, ci siamo ricordati che degli ultimi non ce ne importa nulla, soprattutto se gli ultimi fanno parte di quella "roba" che sono i carcerati...