31.12.11

A uguri


immagine da artefatti.it

26.12.11

Domani sarà meglio

Capita e non certo a pochi di trovarsi a vivere situazioni difficili nei giorni in cui per definizione si dovrebbe essere sereni ed allegri. Quando accade tutto sembra un po' più grave, più doloroso, anche quelle sofferenze con le quali magari hai imparato nel tempo a convivere. Ti assale una piccola confusione mentale che però ti affatica molto, perché non la conosci non la sai gestire e ti pare impossibile riuscire ad usare la tua consueta lucidità. In questi momenti realizzi quanto sia importante avere vicino qualcuno che ti possa dare una mano e che sappia usare quel giusto distacco per trovare o indicare la cosa giusta da fare, che sappia darti quella mano a cui appoggiarti per non scivolare nel baratro, nell'attesa che arrivi il domani e che sia migliore. Perché il domani arriva sempre e bisogna andargli incontro con un sorriso, perché sia sua semmai la colpa di non farne spuntare altri.

20.12.11

Un classico

Certamente non è innovativo, resto sul classico, come dire, un po' ottocentesco ma sempre con un gran fascino. E poi quasi tutto in vetro. BUON NATALE!

16.12.11

a Natale parla con i treni

Non si regalano i regali, si sa. Ma quando un regalo è così bello ti viene voglia di condividerlo. Se poi il regalo è un regalo regalato anche a te perchè tu lo possa regalare ad altri, allora è giusto che lo regali (?????).
Insomma, io questa bellissima storia ho avuto il piacere di leggerla prima che venisse mirabilmente illustrata, e adesso che è diventata un ebook che gli autori regalano voglio contribuire nel mio piccolo a regalarla a quanta più gente possibile. Buona Natale ma soprattutto buona lettura.

Clicca qui per scaricare l'ebook 

15.12.11

Notizie dalla Lega

Rimprovera altri per quello che non ha saputo fare lei, contesta strumenti legislativi di cui ha ripetutamente fatto uso, vota contro i propri emendamenti: Lega Nord in completa confusione mentale.

Errata Corrige: l'ultima frase non è una notizia.

14.12.11

Guardiamoci in faccia

Prima la caccia ai rom che non riesce a lasciare un corpo a terra, poi quella ai senegalesi che invece riesce a lasciarne due in una pozza di sangue. Ora è il momento della caccia alle motivazioni con le quali autoassolverci dall'accusa di essere un paese in cui il razzismo scorrazza liberamente. Guardiamoci in faccia, non raccontiamoci storie, perché lo sappiamo benissimo che quanto accaduto a Torino e a Firenze potrebbe accadere in moltissime altre città italiane. Quello che per comodità cerchiamo di incasellare sotto la voce "follia" in realtà è solo il frutto di un clima, un atteggiamento che appartiene a molti, quei molti dai quali ciascuno di noi naturalmente si esclude, ed è facilissimo da ritrovare se solo ci guardiamo attorno. Perché quante volte abbiamo, se non fatto, ascoltato discorsi razzisti senza obbiettare nulla, limitandoci al massimo ad un'alzata di spalle, quante persone che conosciamo e frequentiamo ci hanno detto "basta non se ne può più di tutti questi immigrati di merda", quante volte abbiamo riso a battutte stupide sui neri, i rom, gli zingari, e non diciamoci che "sono solo battute", che "c'è una bella differenza tra un frase ed una sprangata", perché sono certe frasi ripetute che fanno nascere la ricerca di una spranga. Cominiciamo a trovare il coraggio di ammettere che le cose stanno così e forse cominceremo a fare qualche passo in avanti verso una convivenza migliore. Cominciamo a guardare in faccia una brutta realtà per riuscire a scongiurare il pericolo che qualcuno torni a dire: "ci sono milioni di disoccupati nel paese, ci sono milioni di ebrei di troppo".

12.12.11

Natale luci ed ombre


7.12.11

Il paese dei sapienti

Si sa, gli italiani sono un popolo di santi, poeti, navigatori e ct della nazionale. Da qualche giorno però si è scoperta un'altra carattersitica delle italiche genti: sono un popolo di presidenti del consiglio e ministri dell'economia. Da qualche giorno c'è un'esplosione di affermazioni del tipo: "saprei ben io come farla una manovra economica equa e solidale". Si sentono un po' ovunque, escono dalle bocche degli avventori del bar sport, di noti e meno noti giornalisti, ma anche da quelle di chi fino a quindici giorni fa aveva concretamente la possibiltà di farla una manovra economica. In tutto questo fiato in libertà mancano sempre alcune considerazioni, sembra infatti che nessuno ricordi l'assoluta criticità della situazione che vede la neccessità di trovare soldi subito, un subito ora non fra quattro mesi, pena la caduta in uno scenario Argentino per il nostro paese e forse non solo. Ma quello che manca totalmente nella formulazione di migliaia di manovre e riforme alternative da parte dei novelli statisti, è la considerazione che se siamo arrivati sull'orlo del baratro, se azioni drastiche si sono dovute compiere rapidamente è a causa di tutto ciò che non è stato fatto in questi decenni dalla partitocrazia. Quella partitocrazia che non ha voluto intervenire sull'assetto del paese, quando lo si poteva fare in modo graduale, per interessi di bottega, quella partitocrazia lasciata proliferare per disattenzione e mancanza di informazione ma anche, e forse soprattutto, per misero interesse personale dalla maggioranza dei cittadini di questo paese.

5.12.11

Stato confusionale

I leghisti annunciano la creazione di un nuovo stato...appena si saranno capiti.